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I parenti pagano il loculo, ma i soldi se li intasca il dipendente

A processo

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Peculato e falso: queste le accuse di cui deve rispondere un ex dipendente del Comune di Castelmassa. 4mila euro la cifra sottratta alle casse del comunali. Ma sulla carta risultava tutto regolare.
Voleva fare il furbo sulla tomba del caro estinto. È stato beccato e ora si trova a processo per peculato e falso un 63enne ex dipendente del comune di Castelmassa, applicato, appunto, ai servizi cimiteriali.



Stamattina davanti al collegio del tribunale di Rovigo presieduto da Silvia Varotto, con giudici a latere Valentina Verduci e Barbara Vicario, si è tenuta la prima udienza di un caso singolare, che risale al novembre del 2014.



L'imputato, difeso d'ufficio dall'avvocato Fulvia Fois, si sarebbe appropriato di 4mila euro, soldi che i parenti di un defunto avevano pagato per potere seppellire in un loculo il proprio caro.



Il comportamento del dipendente comunale in qualità di pubblico ufficiale sarebbe andato al di là, perché avrebbe anche falsificato i documenti facendo comparire che la somma era stata correttamente versata.



Il Comune di Castelmassa si è costituito parte civile contro il proprio ex dipendente, con l'avvocato Stefania Tescaroli, parte offesa anche il privato, seguito dall'avvocato Michela Simonato.

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