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AAA cercasi biologhe non obiettrici per la fecondazione assistita

Trecenta

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Dopo il caso della biologa obiettrice di coscienza del 2014, un altro caso di vuoto di biloghe per il centro di procreazione assistite di Trecenta. L'Ulss 5 pubblica un bando esclusivo per non obiettrici.
Dopo il vuoto di biologi non obiettori di coscienza che l'ospedale di Trecenta dovette affrontare nel 2014, una nuova crisi che penalizza le coppie che non possono avere bambini a Rovigo, non ci sono biologi che siano disposti a fare fecondazione assistita.



Tanto che per sopperire alla carenza, l'Ulss 5 ha pubblicato un bando per assumere due biologhe non obiettrici, visto che due colleghe si sono rifiutate di farla. Il servizio da garantire è una priorità, tanto che nel contratto si è precisato che "l'obiezione costituiva una giusta causa di recesso dell'azienda, in quanto la prestazione lavorativa diverrebbe oggettivamente inesigibile".



Il centro di procreazione assistita di Trecenta segue centinaia di coppie. "Il nostro obiettivo - ha detto Antonio Compostella - è quello di assicurare la continuità dell'attività, anche perchè l'erogazione della procreazione medicalmente assistita rientra tra i Lea. E la figura del biologo è fondamentale".




Il servizio completo domani 25 febbraio sulla Voce di Rovigo
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