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Addio a Noemi, storica cuoca polesana

Fratta Polesine

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Se ne è andata Noemi Zampollo, storica cuoca polesana.
Ha lasciato questo mondo in silenzio, senza disturbare, sopportando per alcuni mesi una di quelle malattie che non lasciano grandi speranze di vita.


E’ morta così , ieri l’altro, all’ospedale civile di Rovigo, Noemi Zampollo, lasciando nel dolore i tre figli Gianmario, Ileana ed Elena, i nipoti, i fratelli Corrado e Carlo, l’architetto Giuseppe Gusella con il quale ha condiviso l’ultimo tratto della sua esistenza, e numerosi parenti.
Noemi Zampollo, nata a Fratta Polesine il 29 giugno 1940, viveva a Rovigo dopo una lunga residenza Crespino con il marito Dario Rizzi, imprenditore agricolo, morto quando aveva ancora molto da dare, Noemi Zampollo, però, si è impegnata per lunghe stagioni per esprimersi e perfezionarsi nel settore turistico ed eno-gastronomico.


D’estate era a Cervia per gestire prima una pensione, di proprietà della famiglia Rizzi, poi un grande albergo, “El Trocadero”.


Proverbiale la qualità e la squisitezza dei cibi che uscivano dalla sua cucina, specializzata nel trattamento del pesce.


Conclusa l’esperienza di Cervia, si era ritirata a Crespino. L’ozio, però, non faceva per lei. Era sempre in movimento.


Per cui con il marito , decise di aprire un ristorante, “Da Rizzi”, nella grande e bella casa di campagna , circondata dal verde, proprio sotto l’argine del Po.


Ristorante signorile, arredato con gusto, dove l’accoglienza e la gentilezza erano di casa.


Era frequentatissimo soprattutto da noti imprenditori e liberi professionisti polesani. I funerali in Duomo per dare l'ultimo saluto alla signora si terranno sabato mattina alle 11.


Sulla "Voce" del 15 aprile il servizio completo.
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