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Ammazzò a fucilate il suo cagnolino, licenziato in tronco

Il caso

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L'uomo, un 58enne di Bondeno, è stato licenziato dal Consorzio di Bonifica di cui era dipendente e nelle cui pertinenze avvenne il "fattaccio". Tiro al bersaglio? Il gesto non è mai stato spiegato.
Il dipendente del Consorzio della Bonifica Burana che ha ucciso a sangue freddo il proprio cane ha perso il lavoro e pure la casa. Il consiglio del consorzio ha infatti deliberato il licenziamento in tronco del dipendente, G.D, 58 anni, l'uomo che nel gennaio scorso ammazzò a colpi di fucile il proprio cagnolino nell'impianto idrovoro di Bondeno, a due passi dal Po e dal confine con il Polesine.


Oltre al lavoro, l'uomo ha perso anche la casa, visto che viveva negli alloggi di servizio del Consorzio.



Il provvedimento era stato richiesto, anche con manifestazioni di protesta, da parte degli animalisti e della Lega Antivivsezione, oltre che da Enpa, Lega Nazionale per la Difesa del Cane e Animal Liberation


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L'uomo, insieme ad un collega, inoltre indagato e il pm ha già chiesto il suo rinvio a giudizio.
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