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Messe nere, territorio a rischio

Il caso

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Dopo le parole del canonico di Adria il sindaco di Fratta dice: “Ci sono state denunce e indagini. Parlare di politici però è esagerato”.
Si ritrovavano in vecchi casolari abbandonati, nelle zone di Fratta Polesine, e mettevano in scena rituali satanici. A tirare nuovamente fuori questa storia è stato don Giovanni Brancaleoni, canonico di Adria e che si era occupato di esorcismi per la diocesi ([url"leggi l'articolo sulle messe nere"]https://www.polesine24.it/Detail_News_Display/Rovigo/-furti-di-ostie-per-i-riti-satanici-delle-sette-del-polesine-[/url]).



“Ne avevo sentito parlare anche io - dice il sindaco di Fratta Tiziana Virgili, ma sono cose di almeno due anni fa. Voci insistenti che poi girai ai carabinieri per fare le indagini del caso. Non so se siano poi approdate a qualche risultato. Fatto sta che poi quelle voci hanno smesso di girare”.



Don Giovanni ha fatto un preciso atto d’accusa nei confronti di chi idolatra o sembra farlo seriamente, il diavolo. Arrivando addirittura a dire che ci sono politici e persone altolocate seguaci di messe nere. La Virgili però a questo gioco non ci sta: “Troppo facile sparare nel mucchio con dichiarazioni generiche. Fuori i nomi se ci sono. Non credo che ci siano politici che si mettono a fare i seguaci del diavolo o a improvvisare messe nere. Non ci credo. Sono cose da giovinastri in cerca di scherzi più o meno macabri”.


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