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Accoltella la moglie e si toglie la vita: cadavere riconosciuto

Trecenta

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Aveva accoltellato la moglie, poi si era tolto la vita, impiccandosi in un casolare di Trecenta. E' stato riconosciuto dalla figlie.
Aveva accoltellato la moglie, poi si era tolto la vita, impiccandosi in un casolare di Trecenta. E’ morto così Franco Pisan, il 50enne di Lendinara che da giorni i carabinieri della compagnia di Castelmassa e i vigili del fuoco stavano cercando, tra le acque dei gorghi e nella campagne circostanti. E ieri le figlie lo hanno riconosciuto. Evidentemente i carabinieri devono aver sospettato che l’uomo non si trovasse incastrato nel fondale dei gorghi, ma nella zona intorno.



I vigili del fuoco hanno attivato gli esperti nelle ricerche sul territorio che usano il gps e hanno tecniche specialistiche per ritrovare i corpi.



Poche ore sono bastate per rintracciare il corpo di Pisan in stato di avanzata decomposizione. I documenti ritrovati erano i suoi e i dubbi erano pochi, ma il pubblico ministero di turno, Sabrina Duò, per essere sicura al 100% ha disposto il riconoscimento del cadavere da parte delle figlie, avvenuto ieri.



Pisan, nella serata del 6 giugno scorso, avrebbe ferito a coltellate la moglie, a Trecenta, dove si trova l’abitazione della figlia, che la donna era andata a trovare. Il 6 giugno scorso la moglie era in giardino quando con un coltello da cucina il marito le tese un agguato ferendola alla schiena. La donna era stata trasportata all’ospedale di Rovigo, non in pericolo di vita, ma in gravi condizioni.



Il servizio sulla Voce del 17 giugno
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