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Ficarolo, alunni obbligati a pranzare a scuola

Ficarolo

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Il pranzo è servito, ma solo a scuola (foto d'archivio)

La battaglia dei genitori: vogliono riportare gli alunni a casa, anche per risparmiare. Il dirigente del comprensivo: chiede frequenza obbligatoria dalle 8 alle 16 per tutti gli alunni.
Non si è ancora chiuso il caso che ha animato in questi giorni le discussioni nel paese dal campanile pendente, sulla vicenda dei ragazzi delle scuole elementari di Ficarolo costretti a rimanere a pranzo a scuola. Con una comunicazione consegnata nei giorni scorsi direttamente ai ragazzi, il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Stienta Angelo Melillo, informava le famiglie della novità.


“Il nuovo orario di funzionamento delle classi a tempo pieno è di 40 ore comprensive di mensa e interscuola. Ciò implica la frequenza obbligatoria quotidiana dalle 8 alle 16 per tutti gli alunni iscritti - si legge sulla missiva consegnata ai ragazzi - si raccomandano i signori docenti di far rispettare la normativa vigente anche nell’ottica dell’educazione alla legalità”.


Una decisione che non è assolutamente piaciuta ai genitori che reclamano il diritto di poter portare a casa i figli per il pranzo, anche nell’ottica del rispetto di chi si trova ad essere obbligato a dover pagare il pasto somministrato a scuola. Lo scorso sabato, i rappresentanti dei genitori assieme al rappresentante d’istituto hanno voluto incontrare anche il sindaco di Ficarolo Fabiano Pigaiani che, pur non avendo nessuna competenza a riguardo, ha deciso di appoggiare i genitori in questa “battaglia”.


“Abbiamo fatto l’incontro e stiamo cercando di trovare una soluzione da condividere con i genitori e l’istituto comprensivo per risolvere il problema di obbligatorietà della mensa soprattutto per le persone meno abbienti - ci dice il sindaco di Ficarolo Fabiano Pigaiani - per questo giovedì sera alle 21, incontreremo nella sala consiliare tutti i genitori che hanno ragazzi alle scuole elementari - conclude sempre il primo cittadino - spiegheremo le richieste del dirigente e cercheremo di condividere quelle che sono le nostre proposte”.


Il servizio completo sulla Voce del 28 settembre
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