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Maltrattamenti al nido, ma la perizia non fa chiarezza

Ficarolo

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Stamattina il gip ha ascoltato la psicologa incaricata di una consulenza. A inizio novembre deciderà se mandare a processo o meno le due maestre e l'ausiliaria accusate di maltrattamenti.
Strattoni, urla, rimproveri e punizioni umilianti: è questo il quadro ricostruito dalla procura di Rovigo su ciò che succedeva all'interno dell'asilo nido "Peter Pan" di Ficarolo.



Il caso era scoppiato a febbraio del 2015 quando due maestre e una ausiliaria erano state allontanate dal comune altopolesano con l'accusa di aver maltrattato i bambini di cui avrebbero dovuto prendersi cura.



In alcuni casi, secondo la ricostruzione del pubblico ministero basata sui video delle telecamere istallate dalla polizia, i piccoli sarebbero stati costretti a inghiottire il cibo caduto a terra come punizione per averlo fatto scivolare dal piatto.



Episodi su cui sarà il gip del Tribunale di Rovigo, Alessandra Martinelli, a esprimersi decidendo se rinviare a giudizio oppure no le tre imputate. Stamattina il giudice per le indagini preliminari ha ascoltato il parere della psicologa incaricata di far luce sul nesso di causalità tra i presunti maltrattamenti e gli effetti a lungo termine che questi avrebbero avuto su tre dei bambini coinvolti, le cui famiglie si sono costituite parte civile.



Dalla perizia, tuttavia, non è emerso un rapporto diretto tra la condotta delle maestre e il comportamento dei piccoli. La prossima udienza preliminare, in cui il gip deciderà di mandare o meno a processo le tre donne, è fissata a inizio novembre.

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