I cittadini si lamentano perché dalle tombe dei loro cari spariscono i vasi. Il sindaco Dall’Ara condanna i responsabili: “E’ un atto di inciviltà, sull’orlo della blasfemia”.
I ladri sacrileghi tornano a far visita al cimitero di Ceregnano. Con l’avvicinarsi della ricorrenza dei defunti, celebrata ogni anno il 2 di novembre, sono molte le persone che addobbano la tomba dei propria cari. Ma purtroppo c’è chi ne approfitta. E a farne le spese sono famiglie costrette a fare i conti, oltre che con il dolore causato dalla perdita dei propri parenti e amici, anche con il dispiacere di veder sparire i vasi dalle lapidi.
“Non è ammissibile - scrive indignato un cittadino sul gruppo Facebook di Ceregnano - che ci siano persone talmente viscide da rubare i fiori ai defunti...io spero che queste persone vengano trovate sul fatto da chi di competenza”.
L’appello è rivolto al sindaco Ivan Dall’Ara, che da tempo è al corrente della situazione, di cui sono vittime, purtroppo, anche molti altri cimiteri polesani.
Il primo cittadino di Ceregnano, dal canto suo, non è rimasto sordo alla richiesta di intervento avanzata dalle tante famiglie derubate. Ma fino all’anno scorso la mancanza di fondi aveva impedito all’amministrazione di mettere in atto misure concrete. Adesso, invece, pare che le casse comunali permettano
adottare un sistema di videosorveglianza. “La vicesindaca Elena Dall’Oco si sta attivando per l’istallazione delle telecamere fisse, che assicureranno un monitoraggio costante del cimitero, ventiquattr’ore al giorno”.
La speranza del sindaco è che le sentinelle elettroniche funzionino da deterrente per i malintenzionati che depredano le tombe. Il rischio di essere smascherati dai filmati della telesorveglianza, infatti, dovrebbe tenere alla larga dalle tombe chi ha il brutto vizio di allungare le mani sui vasi portati dalle famiglie in segno di affetto.
Il servizio completo sulla "Voce" di venerdì 27 ottobre.
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