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Mamma muore, si era sparata

Villadose

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Non ce l’ha fatta la 36 enne che mercoledì notte aveva tentato il suicidio. Dopo un giorno di agonia la donna è mancata. Il marito ha scelto di donare gli organi.
Non ce l’ha fatta, la ferita era troppo profonda e troppo grave per lasciarle scampo. E’ morta dopo un giorno intero di agonia la mamma di 36 anni che mercoledì notte si era sparata un colpo di pistola alla testa nel fienile accanto alla sua abitazione.



Il marito, un noto imprenditore locale, e i figli erano in casa e probabilmente a quell’ora stavano già dormendo.



La 36enne di origine ungherese, invece, è uscita portando con sé la pistola del marito, regolarmente registrata.



Una volta in fienile la donna ha attuato un’idea che accarezzava chissà da quanto ma di cui probabilmente non aveva parlato con nessuno. I familiari e gli amici sapevano che stava attraversando un momento difficile, ma non avrebbero mai immaginato che sarebbe arrivata a tanto.




Uno sparo nella notte e poi il dramma della famiglia, sconvolta da quel gesto. Il personale del Suem, intervenuto sul posto con un’ambulanza, aveva trovato la donna stesa a terra, con la testa squarciata.



I medici erano riusciti a rianimare la 36enne, subito trasportata all’ospedale di Rovigo, dove era stata operata. Dopo l’intervento era stata ricoverata in rianimazione. Ma le speranze che sopravvivesse alla terribile ferita erano davvero flebili.

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