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Tutti i segreti del re dei fuochi d'artificio

L'intervista

Romualdo Parente, nel settore pirotecnico da quattro generazioni: “Facciamo tutto con il cuore. Ogni mattina chiedo consiglio alla foto di mio nonno, poi guardo le ‘ricette’ di inizio ’900”.
L’ultimo giorno dell’anno è da sempre una delle occasioni migliori per festeggiare con i fuochi d’artificio che, soprattutto nelle grandi città, illuminano a giorno le piazze colme di gente intenta a salutare l’anno vecchio e a dare il benvenuto a quello che sta arrivando.



Impossibile, però, parlare di spettacoli pirotecnici e di fuochi artificiali in Polesine, senza fare riferimento al “Re dei fuochi” Romualdo Parente che da quattro generazioni realizza spettacoli pirotecnici in tutto il mondo.



Gli abbiamo chiesto se esiste qualche segreto particolare per realizzare fuochi artificiali spettacolari ed emozionanti come i suoi e la risposta è stata davvero emozionante.



“Ho iniziato a fabbricare fuochi artificiali che frequentavo ancora le scuole elementari - racconta lo stesso Romualdo - quando prepariamo uno spettacolo, non ci sono codici specifici, ma li proviamo e li riproviamo fino a quando vengono come li vogliamo noi. In ufficio, vicino alla foto di mio nonno, che tutte le mattine guardo chiedendogli qualche consiglio buono, ho ancora un foglio incorniciato e appeso al muro con le formule di come venivano preparati gli artifici nei primi del ‘900. La pirotecnica è una vera e propria arte - continua - tutto è fatto artigianalmente e con il cuore”.



Il servizio completo sulla Voce in edicola domenica 31 dicembre.
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