Breve ma piuttosto acceso l’ultimo consiglio comunale di Trecenta. I primi due punti all’ordine del giorno riguardavano l’approvazione di altrettanti regolamenti.
Il primo regolamento, per la definizione agevolata delle cartelle, ha la possibilità di
rottamare i debiti che si hanno, in questo caso con il
comune di Trecenta. Le agevolazioni sono valide per le cartelle notificate entro il
16 ottobre 2017. Gli interessati, che dovrebbero essere più di 140, possono presentare le domande entro il
15 maggio prossimo.
Il secondo regolamento riguarda la possibilità di accesso ai documenti e ai dati del comune, più trasparente e agevolato per i cittadini. Riguardo questi regolamenti, la consigliera di minoranza
Paola Panziera si è astenuta perché, come detto altre volte,
“la minoranza non viene mai presa in considerazione quando ci sono regolamenti da approntare”.
Si è, poi, parlato della
videosorveglianza esistente in paese, ovvero 14 telecamere, comprese due telecamere che controllano le targhe delle auto, collegate con il sistema centrale, in grado di stabilire se ad una targa corrispondano bollo e assicurazione pagati. I video delle telecamere vengono visionati sia dalla
Polizia municipale, sia dai
Carabinieri i quali affermano che i furti sono calati da quando sono state installate le telecamere, come pure il vandalismo giovanile.
Il sindaco
Antonio Laruccia ha sottolineato come l’impianto sarà completato con apparecchi anche a
Sariano e
Pissatola. La consigliera Panziera ha invece contestato il fatto che la videosorveglianza non sarebbe sufficiente, dovrebbero essere controllati anche altri punti di accesso, come i confini con il comune di
Bagnolo di Po e l’area dell’ospedale
San Luca.
La proposta della minoranza era di accordarsi con i comuni limitrofi per avere un impianto di sorveglianza più efficiente e magari risparmiare sui costi. Inoltre, per quanto riguarda i
velobox, i consiglieri di minoranza non hanno capito perché vengano segnalati sul sito del comune gli appostamenti delle pattuglie.
E’ stata chiesta la documentazione delle spese delle telecamere e dei velobox, così il sindaco Laruccia ha illustrato come per l’impianto di sorveglianza siano stati spesi
160mila eurocirca, tutti
a carico dell’amministrazione, mentre per i velobox la spesa si aggira sui
22mila euro. Per quanto riguarda la sorveglianza dell’
ospedale San Luca, la strada è di
proprietà dell’Ulss quindi il comune, come spiegato da Laruccia, non può intervenire.
L'articolo completo si trova sulla "Voce" di giovedì 8 febbraio.
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