VOCE
Occhiobello
04.05.2018 - 21:45
Il parere negativo espresso da Trenitalia sulla possibilità di fermate a Occhiobello dei regionali veloci Venezia-Bologna, è stato comunicato al comune di Occhiobello tramite la Regione Veneto, con cui vige un contratto, facendo imbestialire i due comuni.
“Il mese scorso, durante un incontro in Regione Emilia Romagna tra i comuni di Occhiobello e Ferrara, con Trenitalia, Rete ferroviaria italiana, Provincia di Ferrara e Ami, era stato chiesto di verificare la fattibilità di intensificare le fermate giornaliere (ipotesi fino a quindici) a Santa Maria Maddalena e a Pontelagoscuro o, qualora non possibile, solo a Santa Maria Maddalena per agevolare studenti e pendolari” spiega una nota dei comuni di Occhiobello e Ferrara. “La nota di Trenitalia, sentita Rfi, sottolinea i due motivi ostativi alle fermate aggiuntive richieste: il primo riguarda ‘l’impossibilità tecnica’ nel periodo 11 luglio-8 settembre a causa dell’interruzione del binario dispari tra Terme Euganee e Monselice, il secondo l’incremento della percorrenza di 4 minuti che ‘inciderebbe in modo significativo sulla regolarità del servizio’” aggiungono. “Vediamo decadere l’apertura dimostrata un mese fa e non riceviamo nessuna misura, seppur minima, che compensi il disagio - dichiarano - chiediamo che la Regione Veneto non si limiti a prendere atto, ma guidi un tavolo in cui si affrontino soluzioni alternative”.
Intanto la sezione della Lega Nord di Occhiobello, Stienta, Ficarolo, Fiesso Umbertiano, Gaiba, Pincara e Bagnolo di Po spiega come “il ministero dei Trasporti non si è pronunciato né ha cercato di affiancare gli amministratori locali in questa battaglia a difesa di un territorio che verrà esposto a duri colpi sociali senza trovare soluzioni per gli abitanti, i commercianti, le attività produttive dei due comuni interessati”. “Gli unici enti che si stanno prodigando sono i soli comuni” conclude amaro il Carroccio.
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