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TRECENTA

Tutti hanno voluto salutare don Claudio

Commozione e dolore per l'addio sacerdote morto improvvisamente

Si sono svolti questa mattina i funerali di don Claudio Ghirardello, anche se la bara con la salma è stata portata in chiesa nella mattinata di martedì, per dare la possibilità a chi voleva di dare un ultimo saluto o di raccogliersi in preghiera. La chiesa parrocchiale di San Giorgio era piena di gente, ovviamente nel rispetto delle distanze di sicurezza. In un clima ancora surreale, per l’improvvisa scomparsa di don Claudio, erano presenti, oltre ai fratelli e ai parenti, i sacerdoti della diocesi e i sindaci di Trecenta, Pontecchio e Costa.

Prima dell’inizio della celebrazione un rappresentanza dell’Azione Cattolica di Trecenta e un rappresentante della Caritas parrocchiale hanno voluto ricordare don Claudio con un pensiero del suo breve operato a Trecenta, Sariano e Pissatola, ricordando la disponibilità verso le persone bisognose, andando personalmente a reperire generi alimentari da distribuire attraverso la Caritas.

Il vescovo Pierantonio Pavanello ha celebrato le esequie e, durante l’omelia, ha ricordato don Claudio affermando “la sua scomparsa è una di quelle notizie che non riesci a pensare vere, non si riesce ad afferrare un fatto del genere, perché niente faceva pensare a una fine così improvvisa. Lo conoscevamo tutti come un prete attivo e intraprendente, con un carattere forte e deciso, mai stanco, un uomo che godeva di una buona salute, eppure contro tutte le previsioni la morte ha bussato alla sua porta”.

Il vescovo continua dicendo che quando ha appreso la notizia ha pensato subito alle parole del vangelo “siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese. Il tempo della nostra vita e della nostra morte non ci appartiene”. Il vescovo ha, infine, ricordato che don Claudio era stato ordinato presbitero a Rovigo il 24 giugno del 1978 e ha ripercorso le tappe del suo servizio all’interno della diocesi, ricordando che, oltre alla presenza nei diversi paesi, dal 2008 al 2013 era stato anche presidente dell’Istituto Diocesano per il sostentamento del clero. Al termine della celebrazione si è formato un corteo che è partito verso Costa, dove don Claudio è stato sepolto.

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