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OCCHIOBELLO

La sagra si ferma: “Prima tocca ai ristoratori”

Il passo indietro dei volontari: "Prima devono ripartire loro"

La sagra si ferma: “Prima tocca ai ristoratori”

"Quest’anno avrebbe spento 10 candeline la tradizionale Sagra del Maiale organizzata dai volontari del Gruppo di Protezione civile di Occhiobello e Stienta, evento che dal 2011, nel primo di weekend di luglio, apre l’estate di eventi occhiobellesi". Comincia così la nota con la quale gli organizzatori spiegano che, però, quest’anno andrà in maniera differente.

"Ma quest’anno - proseguono, infatti - la Sagra non si farà. I motivi che hanno portato il gruppo a rimandare i festeggiamenti al prossimo anno sono diversi".

"E’ stata una primavera molto intensa – afferma Maurizio Raimondi coordinatore del Gruppo – l’emergenza Covid ci ha impegnati sin da subito in attività a sostegno della popolazione e del territorio, che stiamo tuttora portando avanti, seppur con un forte rallentamento. Decine di volontari e migliaia di ore di lavoro sono state impiegate in diverse attività dalla distribuzione delle mascherine della Regione alla popolazione e delle lavabili alle aziende, a quella dei buoni spesa, oltre alla consegna a domicilio di generi di prima necessità e farmaci ad anziani, persone non autosufficienti o bisognose di un supporto in questo momento delicato. Ma nonostante la stanchezza che, ammetto, inizia a farsi sentire, noi eravamo pronti a metterci davanti alle griglie".

Un successo crescente quello della Sagra del Maiale della Protezione civile di Occhiobello, che anno dopo anno ha attratto un numero sempre maggiore di ospiti, fino ad arrivare ad oltre 600 coperti serviti in 3 sere lo scorso anno. La sagra negli anni ha consentito al Gruppo di raccogliere fondi per la formazione dei volontari e l’acquisto di mezzi e attrezzature necessarie a gestire in modo puntuale ed efficace le fasi emergenziali.

"Le norme anti-Covid non avrebbero consentito uno svolgimento ‘ordinario’ della Sagra - prosegue la spiegazione - ma la decisione presa dal Gruppo di rinunciare alla realizzazione dell’evento è stata guidata anche da altre motivazioni".

"La Sagra per noi ha sempre rappresentato una bombola di ossigeno – spiega Stefano Bianchini – che ci ha consentito negli anni di dotarci e mantenere un parco di mezzi ed attrezzature ‘extra’ ed un livello di formazione dei volontari eccellente. Ma chi sceglie di essere volontario lo fa perché guidato da valori di solidarietà e altruismo e noi abbiamo pensato che quest’anno valeva la pena farsi da parte, perché i primi a ripartire devono essere i nostri ristoratori locali ed i nostri esercenti e questa rinuncia vuole essere il nostro contributo al loro rilancio.

“Non sarà facile per il Gruppo coprire le mancate entrate derivanti dalla Sagra, ma nessuno si perde d’animo. Abbiamo iniziato già da alcune settimane la campagna del 5x1000 – afferma Bianchini presidente del Gruppo – speriamo che parte delle entrate possa venire compensato dai contributi di chi sceglierà di sostenerci, gratuitamente, donando il proprio 5x1000 al nostro Gruppo o facendo donazioni liberali sul nostro conto corrente come è avvenuto inaspettatamente in questi mesi. Abbiamo imparato come volontari che la solidarietà e l’altruismo di cui accennavo poco fa, spesso tornano indietro in modo inaspettato a chi li ha profusi con sincerità ed impegno. Noi in questi mesi ce l’abbiamo davvero messa tutta per essere vicini ai cittadini e al nostro territorio, ora contiamo su di loro”.

Chi vorrà sostenere il Gruppo volontari di Protezione civile di Occhiobello e Stienta donando il proprio 5x1000 potrà farlo indicando in sede di dichiarazione dei redditi il codice fiscale 91005930291, oppure attraverso un’erogazione liberale all’Iban IT07U0538763380000000152142.

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