VOCE
VILLADOSE
04.02.2022 - 10:25
Realizzabili insieme alla società farmaceutica Fresenius Kabi iPSum Spa con i fondi Pnrr
Tre progetti nel settore Biotech Pharma, per un valore complessivo di 130 milioni di euro, da realizzare insieme alla società farmaceutica Fresenius Kabi iPSum Spa che ha sede a Villadose. Anche l’azienda che è in Polesine è stata individuata dal Comitato tecnico scientifico della finanziaria regionale Veneto Sviluppo tra partecipanti ai progetti potenzialmente investibili dai fondi Pnrr.
Ecco i tre progetti: progetto Propofol (anestetico) per l’industrializzazione del processo brevettato Fresenius, valore del progetto 50 milioni di euro; progetto per la realizzazione dell’impianto per la produzione degli enzimi proprietari necessari per la catalisi enzimatica dei peptidi (tecnologia unica al mondo), valore complessivo del progetto 25 milioni di euro; progetto produzione di Penicilline utilizzate nell’ambito dell’Amr, valore del progetto 55 milioni di euro.
“Due sono gli elementi essenziali che emergono dal lavoro di questi mesi del Cts di Veneto Sviluppo: le prospettive future con le traiettorie di sviluppo e la concretezza dei progetti presentati. Il Pnrr è stato pensato in maniera centralizzata e le Regioni non hanno toccato palla. Questo ci ha costretto a fare un lavoro ulteriore, garantendo di essere pronti con progetti concreti. Ed è quello che abbiamo fatto grazie alla collaborazione fra scienziati di assoluto livello e con il coordinamento amministrativo di Veneto Sviluppo e la regia della Regione”: così l’assessore regionale allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato ha presentato ieri risultati dei primi sette mesi di lavoro del Comitato tecnico scientifico della finanziaria regionale Veneto Sviluppo insieme al presidente di Veneto Sviluppo Fabrizio Spagna, al presidente del Cts Paolo Villoresi e ai due componenti, Giorgio Palù per l’area biotech pharma e Vito di Noto per l’area energia e idrogeno.
“I progetti sono pronti, si tratta di progetti industriali pensati per essere messi in atto da un partner industriale nei settori più strategici a partire da quelli dell’energia e del biotech/pharma. I progetti ci sono e in Veneto il futuro è già qui”. “Tutti i programmi individuati - precisa Marcato - oltre a rispettare le indicazioni del Pnrr e le linee guida regionali, mirano a realizzare due obiettivi considerati fondamentali dal Cts per favorire la crescita nel territorio veneto: il ‘reshoring’ di attività ritenute strategiche per il Veneto e il raggiungimento di una progressiva indipendenza nella disponibilità di materie prime alla base di tutta la filiera della transizione ecologica e dell’energia green. Stiamo parlando di indipendenza energetica nei confronti colossi energetici come Russia, Cina e India”.
Nell’occasione sono state illustrate in dettaglio le traiettorie tecnologiche individuate nei settori più innovativi per il Veneto e i primi progetti, coerenti con Pnrr e obiettivi strategici della Regione, per quanto riguarda le aree biotech/pharma, energia (idrogeno e biochimica dell’energia), tecnologie quantistiche e spazio.
“Il comitato ha lavorato alacremente in questi primi sette mesi di operatività - è il commento di Fabrizio Spagna, presidente di Veneto Sviluppo - individuando prima le traiettorie tecnologiche maggiormente strategiche per il futuro del Veneto e valutando e scegliendo poi i progetti con le migliori ricadute economiche e occupazionali per il nostro territorio. Sono in totale 19 progetti molto articolati, per un investimento complessivo pari poco meno di 650 milioni di euro, estremamente solidi e non certo utopici, che ci permetteranno di competere prima e meglio in settori decisivi per la nostra regione nel prossimo futuro, allargando lo spettro di applicazione delle tecnologie già esistenti nelle imprese del Veneto, riportando in questo territorio attività e produzioni strategiche e spingendoci verso una possibile indipendenza delle materie prime”.
Rispettando le indicazioni date da Veneto Sviluppo, il Cts ha così elaborato progetti concreti, immediati, sostenibili (sia in termini economici, sia ambientali che sociali), che prevedono importanti ricadute economiche, industriali, occupazionali e sociali per territorio, individuando direttamente un soggetto-partner industriale, disponibile a co-partecipare e a co-investire per la realizzazione dei progetti che riguardano il proprio settore d’applicazione.
Va sottolineato che si tratta di progetti aperti al territorio e ad altre aziende che si potranno aggregare/proporre sia nei settori indicati sia in quelli sui quali il Cts sta lavorando.
I 19 progetti sono così suddivisi: 4 nel settore spaziale, 5 nel settore energetico, 9 nel biotech/pharma e 1 nel settore delle comunicazioni quantistiche. Il controvalore complessivo è pari a poco meno di 650 milioni di euro, in quota parte potenzialmente investibili dai fondi Pnrr. Sono già in fase di avanzata preparazione una serie di altri progetti che andranno coinvolgere anche il settore delle bioenergie e dell’intelligenza artificiale e che verranno presentati a breve al tavolo di partenariato sul Pnrr coordinato dalla Regione Veneto.
In particolare, nel settore progetti settore Biotech Pharma, i progetti presentati toccano ambiti ad elevata tecnologia e sostanze altamente strategiche che mirano a garantire una progressiva indipendenza dell’Italia dalla produzione soprattutto cinese. I progetti sono tutti immediatamente avviabili, poiché trovano la loro fattibilità nella collaborazione con aziende farmaceutiche del territorio veneto solide e disponibili a co-investire per alzare il livello qualitativo e tecnologico dei prodotti regionali e portare così il nostro territorio a una rilevanza mondiale in settori davvero chiave nel settore Biotech Pharma.
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