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POLESELLA

"Usiamo i fondi Covid per pagare le bollette"

La proposta del sindaco Leonardo Raito, serve però l'ok del Governo

"Usiamo i fondi Covid per pagare le bollette"

“Il governo ci dia la possibilità di utilizzare il ‘fondone’ per il caro bollette”. A proporlo, il sindaco Leonardo Raito che, attraverso un comunicato informa la cittadinanza sulle decisioni prese dalla sua giunta.

“In questi mesi il tragico aumento delle bollette di luce e gas sta minando in modo grave la ripresa economica e la stabilità di imprese e famiglie. Il governo ha cercato di intervenire con dei provvedimenti seri, anche se non credo saranno sufficienti per l’enorme squilibrio generatosi - si legge nel documento firmato dal primo cittadino - Confindustria nazionale ha calcolato in 68 miliardi di euro gli aumenti complessivi: una cifra abnorme, che deve metterci in condizione di ripensare, in tempi brevissimi, la politica energetica del nostro paese. Tuttavia, nella contingenza, il problema più grande è quello dell’emergenza che stanno vivendo imprese e famiglie".

"Con la giunta comunale e i servizi sociali abbiamo monitorato le situazioni più complesse ma abbiamo anche compreso che gli aumenti sono generali: abbiamo visto famiglie avere triplicati i costi di gas ed energia e imprese minacciare chiusure di fronte a costi insostenibili. Che fare allora? Ritengo sia necessario un provvedimento del governo che consenta ai comuni di destinare le risorse del fondone Covid del 2020 e del 2021 anche a contributi in grado di alleviare le problematiche connesse agli aumenti. I contributi dovranno aiutare privati, famiglie e anche imprese, per le quali serve tuttavia una norma che dirima il problema dei possibili aiuti di stato".

"Ma anche gli enti locali sono in difficoltà - continua Raito - Tanto per dire, i soli primi tre mesi di gestione degli edifici pubblici del Comune di Polesella hanno segnato un aumento del 53% dei costi rispetto ai pari mesi del 2021. Per pagare le bollette così gonfiate serviranno risorse di spesa corrente che ridurranno i margini di discrezionalità nelle voci di uscita dei comuni, il che significa intaccare gli spazi di contributi, trasferimenti, sostegni a chi ne ha bisogno. La palla passa quindi al parlamento - conclude il sindaco Raito - dove si pensa ci sia qualcuno che conosca il meccanismo di funzionamento degli enti locali. Solo un provvedimento concreto potrà valere il pragmatismo realista necessario per affrontare questo momento emergenziale”.

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