Cerca

LA COMMEMORAZIONE

Il giorno in cui cancellarono Lusia dal mondo

Commosso ricordo del tremendo bombardamento che rase al suolo il paese, 77 anni fa

L'Inno Nazionale, la Canzone del Piave, ma soprattutto, tanti, tantissimi bambini, che camminano e cantano, in una bella giornata di sole. L'antitesi di quel giorno che ai ragazzi pare ormai antico, quando c'era, anche allora, il sole, ma, al posto di gioia e canzoni, ci fu solo tragedia.

77 anni fa Lusia venne cancellata, rasa al suolo: il centro del paese venne distrutto dal bombardamento del 20 aprile del 1945. Testimoni di quella giornata di morte e distruzione, che si portò via 74 persone, rimangono la torre mozza del campanile e l'unica torre sopravvissuta di Palazzo Morosini.

Una ricorrenza che ogni anno, anche in tempo di pandemia, viene ricordata puntualmente, con commozione, da un paese che non ha mai dimenticato - sarebbe impossibile - ma anche da tutta una terra. Tenere viva la memoria, far sapere cosa sia davvero la guerra e perché se ne debba rifuggire a ogni costo. E, nel contempo, onorare e commemorare per sempre quelle famiglie che furono strappate via dalla furia piovuta dal cielo. Questo lo scopo di questo appuntamento.

La cerimonia del 20 aprile del 2022 al parco della Rimembranza, davanti alla torre campanaria mutilata, è stata caratterizzata dalla presenza di tanti, tantissimi ragazzi delle scuole, oltre che delle autorità, in primis il sindaco di Lusia Luca Prando, il collega di Barbona Francesco Peotta, il presidente della Provincia Enrico Ferrarese e la viceprefetto vicario. Tanti ragazzi che hanno partecipato con entusiasmo alla cerimonia, in ricordo di loro compaesani di un tempo che può apparire lontanissimo, ma non lo è. Voci giovani, canti, qualche risate. A quelle anime che 67 anni fa furono spazzate via sarebbe piaciuto.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400