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Strangolato a Valencia, il presunto omicida rifiuta l'estradizione

Il delitto della gelosia

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Eder Guidarelli, fermato per l'omicidio di Marcello Cenci (grazie a estense.com)

Eder Guidarelli, il 32enne di Pontelagoscuro accusato di avere ucciso in Spagna l'amico e compaesano Marcello Cenci, ha rifiutato l'estradizione. Il suo legale chiede che venga giudicato a Ferrara.
Si terrà con ogni probabilità in Italia, a Ferrara, il processo per l'omicidio di Marcello Cenci, il barista 32enne di Pontelagoscuro strangolato nella notte fra sabato e domenica scorsi (1 luglio) a Valencia.



Un omicidio cruento, per il quale è stato arrestato l'amico una vita, Eder Guidarelli, anche lui di Pontelagoscuro e coetaneo della vittima.



Guidarelli, di fronte al presidente della Corte d'Appello di Genova, dove si teneva l'udienza (è stato fermato a Ventimiglia mentre faceva rientro in Italia) ha negato il proprio consenso all’estradizione.




Il giudice si è riservato la decisione definitiva. In teoria la Corte adesso ha 60 giorni di tempo per emettere il responso. Poi sarà la magistratura spagnola a decidere se opporsi, e insistere per l'estradizione, o se trasferire ai colleghi italiani tutte le carte delle indagini.



A quel punto è probabile che il procedimento venga trasferito alla Procura di Ferrara, che già aveva aperto un fascicolo per stalking proprio contro Eder Guidarelli e che, nei giorni precedenti all'omicidio, stava per chiudere con un patteggiamento una precedente causa fra i due.

La Pro

cura di Ferrara ha intanto già aperto un fascicolo per omicidio volontario.

Secondo il difensore di Guidarelli, Eugenio Gallerani, sentito da estense.com, “la competenze per un delitto commesso all’estero da un italiano contro un italiano appartengono al tribunale della giurisdizione di residenza dell’imputato”.



La scelta di Guidarelli non è stata casuale, anche se è stata presa insieme al suo legale nel giro di poche ore. L'omicidio volontario in Spagna è punito con una condanna fino a 25 anni, mentre in Italia è previsto l'ergastolo. Ma di certo in un tribunale italiano sarà più facile cercare di spiegare la propria linea difensiva.





Quello che trapela dagli inquirenti è che se le autorità iberiche non si impunteranno per giudicare l’indagato in Spagna, il processo si terrà a Ferrara.
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