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Allacciamento abusivo, Polesine Acque fa causa a una signora

Il caso

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A processo per un furto d'acqua c'è una 52enne che abita a Occhiobello. Dopo la rimozione del contatore, la donna si sarebbe allacciata alle tubature per continuare a usufruire del servizio senza pagarlo.
A processo per un furto d'acqua. E' questa l'accusa a cui deve rispondere una signora di 52 anni, nata a Ferrara ma residente a Occhiobello. Alla signora, secondo la ricostruzione fornita dall'accusa nel corso dell'udienza penale di stamattina (28 settembre), sarebbe stato rimosso il contatore perché non pagava le bollette.



Era febbraio del 2015 e la donna, non potendo rimanere sprovvista di acqua, avrebbe aggirato l'ostacolo allacciandosi abusivamente alle tubature attraverso un tubo flessibile. Dai rubinetti di casa, quindi, continuava a uscire acqua, mentre il portafogli rimaneva intatto.



Ma il furto non sarebbe passato inosservato alla società erogatrice del servizio, Polesine Acque, che nel processo contro la 52enne si è costituita parte civile, pur non avendo ancora quantificato il volume d'acqua sottratto. Un dato che l'azienda tenterà di fornire nel corso della prossima udienza.

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