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Case popolari, aperto il bando

L’assessore Giorgio Crepaldi: “Ci proponiamo di offrire un contributo concreto a chi è in difficoltà”

Case popolari, aperto il bando

Via libera dalla giunta comunale al bando per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica per l’anno 2023. La data d’inizio della presentazione delle domande scatterà il 25 settembre prossimo e terminerà il 31 ottobre. Il bando completo verrà inserito nel sito della Regione Veneto ed inviato in copia per la pubblicazione anche ad Ater.

All’inoltro della domanda, da compiersi con precise modalità, seguirà l’esecuzione di un’istruttoria da parte degli uffici e degli enti competenti al fine di vagliare la correttezza della domanda e l’effettiva sussistenza dei parametri di accesso.

Il bando consentirà, sia a cittadini italiani sia a cittadini stranieri, in possesso di determinati requisiti, come previsto dalla legge regionale 39/2017, di poter godere di un’unità abitativa in presenza di precise condizioni soggettive, reddituali e famigliari. I soggetti che parteciperanno al bando in maniera autonoma ma senza le credenziali Spid, dovranno preliminarmente contattare l’ufficio del comune che consegnerà la lista dei documenti necessari e facoltativi da allegare alla domanda. Quindi il comune sarà chiamato a un verifica e successivamente verrà contatta l’Ater per un appuntamento.

Soddisfatto l’assessore all’edilizia residenziale pubblica Giorgio Crepaldi. “In questi tempi di difficoltà – dichiara - è compito di ogni amministrazione pubblica pensare e agire a sostegno dei soggetti e delle fasce più deboli. Uffici e tecnici Comunali, con dovizia e comprensione, cercheranno di dare risposta al maggior numero di domande. L’auspicio, come cittadino e come amministratore – sottolinea Giorgio Crepaldi - è quello di riuscire a fornire un aiuto concreto ed efficace a chi versa in condizioni difficili, soprattutto se genitore con figli minori”.

A questo punto l’assessore lancia un appello. “Ai richiedenti – si raccomanda Crepaldi - chiedo di essere il più precisi possibile nella consegna della documentazione, magari con modalità telematiche, per consentire un’istruttoria lineare e senza intoppi e, soprattutto, di evitare di presentarsi negli Uffici senza previo appuntamento concordato per non rallentare l’esecuzione delle pratiche”.

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