VOCE
casa di riposo
07.09.2024 - 16:52
“La preoccupazione per il silenzio tombale calato sull’Iras è tanta”. Il consigliere Federico Frigato, torna sul tema della casa di riposo dopo aver sollecitato un consiglio comunale aperto sul tema, sul quale potrebbero esserci sviluppi a breve, perché venerdì si è incontrato con una delegazione di dipendenti Iras: “E’ evidente - rimarca il capogruppo di Rovigo si ama - che non avere notizie rispetto alla procedura ad evidenza pubblica per la scelta del partner privato non è solo avvilente per la città ma lo è in primo luogo per i lavoratori e per le famiglie degli ospiti che sono toccati direttamente dalle decisioni o non decisioni messe in campo dalla politica. Anche per loro sarebbe necessario un consiglio comunale aperto, con la presenza del commissario Stella e dell’assessore regionale Lanzarin, almeno per conoscere lo stato della situazione”.
Frigato evidenzia poi come i dipendenti non sembrano capacitarsi “di come, dopo le tante parole della campagna elettorale, nessuno affronti più la tematica Iras e non ci sia la volontà di ricercare strade alternative alla privatizzazione. Ricordo che su questo noi avevamo vagliato alcune possibilità: la trasformazione in società di servizi socio-assitenziali sulla scorta del modello emiliano; il coinvolgimento di Asm come partner privato”.
Non solo il futuro incentro, ma anche questioni del passato, in particolare sugli arretrati non percepiti: “Un ulteriore ‘mazzata’ per i dipendenti - spiega Frigato - da accordi con l’ente dovevano percepire gli arretrati dovuti agli adeguamenti contrattuali relativi al triennio 2019-2021, si tratta più o meno di uno stipendio, suddivisi in tre tranche: agosto, settembre, ottobre. Ma con la busta paga trasmessa in questi giorni degli arretrati nemmeno l’ombra. Ed anche in questo caso nel silenzio totale dell’amministrazione”.
Per questo, il consigliere lancia un appello: “Chiedo al sindaco, vista la sua storia di sindacalista, di attivarsi con i vertici di Iras per capire i motivi di questa mancata erogazione. I dipendenti, ricordiamocelo bene tutti, sono i primi che hanno il diritto di essere rispettati e di essere coinvolti nelle scelte future dell’ente”.
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