VOCE
FESTA della LIBERAZIONE
26.04.2025 - 19:17
I nomi di Giacomo Matteotti, don Giovanni Minzoni, i fratelli Rosselli sono risuonati nel silenzio di piazzetta San Nicola durante la commemorazione del 25 Aprile sotto una leggera pioggerellina. “Questi sono stati i precursori della Resistenza come affermò Piero Calamandrei in un celebre discorso” ha tuonato Maria Lodovica Mutterle direttrice della Casa museo Giacomo Matteotti di Fratta Polesine, chiamata dall’amministrazione comunale a tenere il discorso commemorativo. E la sua è stata una vera e propria lectio magistralis sotto il profilo storico, culturale e morale contestualizzando la Resistenza non solo come opposizione armata al nazifascismo nel periodo 1943/45, ma come reazione civile e politica alla dittatura, alle sue sopraffazioni e all’odio che provocò nell’arco di tutto il Ventennio.
Ecco perché “quegli uomini sono stati i precursori della Resistenza: uomini isolati ed esemplari che nella lunga notte della storia seppero segnare la strada, lanciare il grido, essere una ferma ed incrollabile tappa nel percorso verso il secondo Risorgimento, la Resistenza, una guerra popolare che è stata la guerra di liberazione e ai quali, insieme ai caduti per la libertà, è dedicata la giornata del 25 Aprile”.
E ancora: “Matteotti seppe individuare per primo non solo la pericolosità del fascismo ma la sua irreversibilità dall’essere un movimento violento perché era la sua essenza fondante. Non è casuale che nel discorso del 3 gennaio 1925, Mussolini si assuma la responsabilità politica, storica e morale del delitto Matteotti e in questo modo piccona quel che resta delle istituzioni liberali e apre un ventennio della dittatura”.
Mutterle ha quindi tracciato un quadro di quel drammatico biennio di sangue che va dal dall’8 settembre 1943 al 25 aprile 1945. “A livello nazionale – ha ricordato – si registrano almeno 5.500 episodi di barbarie tra eccidi, rappresaglie, esecuzioni sommarie, rastrellamenti per instaurare un regime di terrore contro i civili, difendere la ritirata tedesca e operare vendette nei confronti di un popolo, il nostro, considerato traditore, dopo l’armistizio. I crimini sono avvenuti contro ogni regola internazionale e onore militare, ancor più contro i principi di umanità”.
E ancora: “In Veneto sono stati documentati 704 episodi, 2.318 vittime; in Polesine 28 episodi con circa 150 vittime; nel territorio adriese 7 episodi compiuti dai fascisti tra il 26 maggio 1944 e l’11 novembre 1944 ad Adria, Baricetta, Fasana, località Bindola, Ca’ Garzoni, Bellombra e Bottrighe con rastrellamenti, fucilazioni, rappresaglie”.
Mutterle ha dedicato un pensiero particolare a Cesare Zen, nel 50esimo della morte, presidente del Cnl adriese e primo sindaco dopo la Liberazione: fu insignito dal comandante supremo alleato delle forze del Mediterraneo centrale Alexander del certificato di patriota “per aver combattuto attivamente il nemico militando con coraggio nei ranghi dei patrioti, oltre a diversi encomi e riconoscimenti per il suo coraggio nella Prima guerra mondiale. Fu esempio di antifascista, uomo coerente e coraggioso, un politico a servizio della sua città in momenti difficili”.
Conclude Maria Ludovica Mutterle: “Ai circa 2.000 partigiani polesani e agli altri che lottarono per la liberazione dell’Italia dal nazifascismo va il nostro ricordo, la nostra riconoscenza ma soprattutto, come ama ripetere il presidente Mattarella, la Repubblica si inchina a chi è morto per la libertà e per difendere principi e valori della Costituzione”.
La Voce nuova | Direttore responsabile: Alberto Garbellini
Editrice Editoriale la Voce Soc. Coop. | Piazza Garibaldi, 17 - 45100 Rovigo Telefono 0425 200 282 - Fax 0425 422584 - email: redazione.ro@lavoce-nuova.it
Per la tua pubbicita' su questo sito: commerciale.ro@lavoce-nuova.it
Editrice: Editoriale La Voce Società Cooperativa. “La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo.” Redazione: piazza Garibaldi 17, 45100, Rovigo tel. 0425 200282 e:mail: redazione.ro@lavoce-nuova.it sito: www.lavocedirovigo.it
Pubblicità locale: Editoriale La Voce Soc. Coop. Divisione commerciale Piazza Garibaldi 17 - 45100 Rovigo - Tel. 0425 200282. Pubblicità Nazionale: MANZONI & C. S.p.A. Via Nervesa, 21 - 20139 Milano - Tel. 02 574941 www.manzoniadvertising.com Stampa: Tipre srl Luogo di stampa: via Canton Santo 5 Borsano di Busto Arsizio. POSTE ITALIANE S.P.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004, n.46) art. 1, comma 1, DCB (Ro). Testata registrata “La Voce Nuova” Registrazione del Tribunale di Rovigo n. 11/2000 del 09/08/2000.
Testata aderente all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria www.iap.it. Iscrizione al ROC n. 23289. Associata FILE