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CRONACA

Investito sulla sedia a rotelle e poi multato

A Grosseto, la beffa per Andrea Canessa: “Dovevo stare sul marciapiede”

Investito sulla sedia a rotelle e poi multato

Travolto da un’auto pirata mentre si trovava sulla sua sedia a rotelle elettrica, e due mesi dopo multato dalla polizia per “circolazione in carreggiata”. È la paradossale vicenda di Andrea Canessa, 58 anni, di Grosseto, costretto sulla sedia a rotelle dopo un incidente avvenuto otto anni fa.

La sera del 24 luglio, poco prima delle 23, Andrea stava percorrendo via Giusti, sul lato destro della strada. «Stavo prendendo un po’ d’aria, ma sul marciapiede non riuscivo a passare: non ci sono rampe di discesa, rischiavo di cappottarmi», ha raccontato al Corriere. Un’auto, proveniente da dietro, lo ha centrato in pieno, facendolo cadere sull’asfalto. Il conducente è poi fuggito senza fermarsi.

Un automobilista di passaggio si è fermato per prestare soccorso, mentre Andrea veniva accompagnato al pronto soccorso per accertamenti. Nessuna frattura, ma forti dolori e contusioni che ancora oggi si fanno sentire. «Mi muovo con ancora più difficoltà di prima, faccio fatica persino ad alzare le braccia», racconta.

Quindici giorni dopo, la polizia riesce a individuare il presunto pirata della strada, che però nega ogni responsabilità, sostenendo di non essersi accorto dell’impatto. Ma la vera beffa per Canessa è arrivata due mesi dopo l’incidente, con una raccomandata che lo informava di una multa di 42 euro.

Secondo il verbale redatto dagli agenti, Andrea avrebbe violato l’articolo 190 del Codice della Strada, in quanto “pedone su sedia a rotelle elettrica che circolava sulla carreggiata nonostante la presenza del marciapiede, munito di scivoli per salita e discesa”.

Una ricostruzione che l’uomo contesta duramente: «Quel marciapiede è impraticabile, con tombini sporgenti e buche. Muoversi lì è come salire sulle montagne russe. Ma la legge è la legge, anche se uno come me rischia di rovesciarsi».

Il verbale prevede un importo di 42 euro, ridotto a 33 se pagato entro 15 giorni. Un dettaglio che rende la vicenda ancora più assurda. Investito, ferito e infine sanzionato: per Andrea Canessa, l’amara dimostrazione di quanto sia difficile essere disabili in una città non pensata per loro.

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