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CRONACA

Quando il cane parla con la voce

Abbaio, ringhio e ululato: come capire cosa vuole dirti davvero

Quando il cane parla con la voce

Il cane comunica in tanti modi, e la sua voce è uno dei più espressivi. Abbaiare, ringhiare, ululare o piagnucolare non sono solo rumori: sono segnali emotivi, richieste o reazioni all’ambiente. Imparare a riconoscerli significa comprendere meglio il proprio compagno a quattro zampe e rafforzare il legame con lui.

Il linguaggio vocale del cane
Secondo la Fundación Affinity, i cani usano almeno otto tipi di suoni principali per esprimersi: abbaio, gemito, lamento, ululato, ringhio, brontolio, ansimo e sospiro. Ognuno ha sfumature diverse a seconda del tono, della durata e del contesto. L’American Kennel Club (AKC) sottolinea che, pur non essendo “parole”, questi suoni riflettono con precisione stati emotivi come gioia, paura, allerta o frustrazione.

L’abbaio: mille significati in un solo suono

È il verso più conosciuto e versatile. Il cane abbaia per avvisare, giocare, chiedere attenzione, esprimere ansia o difendere il territorio. Un tono acuto e saltellante indica eccitazione o invito al gioco, mentre un abbaio grave e prolungato segnala allerta o disagio. Importante è osservare anche il linguaggio del corpo: se il cane ha postura tesa e pelo dritto, è probabile che stia lanciando un avvertimento.

Evita di punire l’abbaio: è il suo modo di parlare. Meglio capire la causa e agire su quella — magari offrendogli più stimoli, passeggiate o giochi.

Il ringhio: un avviso, non un atto di aggressività

Spesso frainteso, il ringhio non è necessariamente segno di aggressione. È un messaggio di avvertimento: “non avvicinarti” o “non toccare quella cosa”. Può emergere per protezione di cibo o oggetti, per paura, dolore o fastidio. Alcuni cani, invece, ringhiano per gioco, con tono più alto e corpo rilassato.

Mai reprimere un ringhio: farlo significherebbe eliminare il segnale di avviso, con il rischio che il cane, la prossima volta, salti direttamente al morso. Osserva la situazione, allontanati e, se necessario, chiedi supporto a un educatore cinofilo.

L’ululato: il canto ancestrale

L’ululato richiama le origini del cane-lupo. È un suono lungo e profondo che serve a comunicare a distanza, a richiamare il gruppo o a esprimere solitudine e ansia. Alcuni cani ululano per imitazione, in risposta a sirene, musica o altri cani. Razze come Husky e Beagle lo fanno più spesso, ma può comparire in tutti i cani in particolari situazioni emotive.

Un ululato breve e improvviso può essere una reazione a un rumore acuto; uno lungo e profondo, invece, un richiamo o un segnale di disagio.

Come interpretare i suoni del tuo cane

  • Tono alto → eccitazione, curiosità o gioco

  • Tono basso e prolungato → avvertimento, paura o allerta

  • Ripetizione veloce → urgenza o stress

  • Suono isolato e breve → richiesta d’attenzione o comunicazione leggera

Domande comuni

Un cane che abbaia tanto è “pessimo”? No, spesso è solo un cane che non ha altri canali per comunicare. Serve capire il motivo e offrirgli alternative.
Il ringhio è sempre pericoloso? No, è un campanello d’allarme da rispettare.
L’ululato è un segno negativo? Dipende: può esprimere disagio, richiamo o semplicemente imitazione sonora.

Capire la voce del cane significa ascoltare oltre il suono: ogni abbaio, ringhio o ululato racconta un’emozione, un bisogno, un dialogo che il tuo amico a quattro zampe sta cercando di aprire con te.

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