VOCE
CRONACA
23.10.2025 - 21:00
Non si placano le polemiche sulla scelta di Jannik Sinner di non partecipare alle Final Eight della Coppa Davis, in programma a Bologna il prossimo novembre. Dopo il suo annuncio, il dibattito si è infiammato sui social e nei media, fino a coinvolgere anche il Codacons, che attacca duramente il numero 2 del mondo, definendo la sua decisione «uno schiaffo all’Italia e ai suoi tifosi».
In un comunicato, l’associazione dei consumatori ha chiesto ufficialmente di revocare tutte le onorificenze e i riconoscimenti ufficiali assegnati al tennista. «È nel diritto di ogni sportivo decidere per la propria carriera, ma non si può rappresentare l’Italia solo quando si ritirano premi e onorificenze, per poi rinunciare a difendere i colori nazionali», si legge nella nota. Il Codacons ha anche criticato i numerosi impegni pubblicitari di Sinner, affermando che «se dedicasse meno tempo agli spot, forse avrebbe modo di rappresentare meglio il proprio Paese».
L’associazione si unisce così alle voci critiche già espresse da Bruno Vespa, che su X aveva ironizzato: «Perché un italiano dovrebbe tifare Sinner?». A difendere il campione, invece, sono intervenuti il portiere Dino Zoff, che ha invitato a «non giudicare le scelte personali di un atleta», e il vicepremier Matteo Salvini, che ha dichiarato: «Non farei il processo a Sinner, è un orgoglio italiano».
Nel mirino del Codacons finiscono anche i riconoscimenti istituzionali ricevuti da Sinner negli ultimi anni. A gennaio 2024 il ministro degli Esteri Antonio Tajani lo aveva nominato “Ambasciatore della diplomazia dello sport”, mentre a maggio il tennista aveva ricevuto dal presidente del Coni Giovanni Malagò il collare d’oro al merito sportivo. Inoltre, il Comune di Torino gli ha conferito la cittadinanza onoraria per «aver reso celebre la città nel mondo» grazie ai successi nelle ATP Finals.
La polemica resta aperta, ma per molti tifosi e addetti ai lavori Sinner rimane un simbolo dello sport italiano che, anche scegliendo di fermarsi, ha dimostrato di voler costruire il proprio futuro con lucidità e professionalità.
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