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SALUTE A TAVOLA

Sicurezza alimentare in casa: i 10 errori da evitare

Dalle spugnette alle uova in frigo, le regole per cucinare e conservare il cibo senza rischi

Sicurezza alimentare in casa: i 10 errori da evitare

Ogni giorno, nella cucina di casa, compiamo gesti che possono sembrare banali ma che hanno un impatto diretto sulla sicurezza alimentare. Non tutti, però, sanno rispondere correttamente a domande semplici: ogni quanto si cambiano le spugnette? Le uova dove vanno conservate? È sicuro scongelare il cibo a temperatura ambiente?

Dalle risposte al questionario “Mangiasicuro!”, realizzato dall’Istituto Superiore di Sanità nell’ambito del progetto SAC (Sicurezza alimentare casalinga), emergono errori comuni legati a scadenze, igiene e conservazione. E, soprattutto, scarsa consapevolezza dei rischi: dalla formazione dell’istamina nel pesce mal conservato alla presenza di acrilammide, sostanza cancerogena prodotta dalla cottura ad alte temperature di alimenti ricchi di amido, come pane e patate.


Cibo e rischi per la salute

Secondo l’ISS, la via alimentare è uno dei principali canali attraverso cui veniamo esposti a pericoli microbiologici e chimici. Le dimensioni globali dell’industria alimentare, i processi produttivi e i fattori ambientali rendono la filiera vulnerabile.

L’OMS stima che un terzo delle malattie cardiovascolari e tumorali potrebbe essere prevenuto con una corretta alimentazione e che 600 milioni di persone ogni anno si ammalano per aver consumato cibo non sicuro.


Da dove arrivano le sostanze chimiche nel cibo?

I contaminanti possono:

  • arrivare dall’ambiente,

  • formarsi durante la lavorazione,

  • essere residui di pesticidi o farmaci veterinari,

  • essere naturalmente presenti, come le micotossine nei prodotti contaminati da muffe.


Le 10 regole dell’ISS per evitare errori in cucina

1. Pentole e padelle danneggiate vanno sostituite

Le superfici antiaderenti graffiate possono rilasciare sostanze nocive. Meglio cambiarle appena il rivestimento si rovina.

2. Le spugnette sono un ricettacolo di batteri

Vanno:

  • lavate dopo ogni uso,

  • disinfettate o immerse in acqua bollente per 5 minuti almeno una volta a settimana,

  • sostituite ogni mese.

3. Il frigo non è un luogo “a caso”: ogni alimento ha il suo posto

  • Le uova nel loro contenitore, nel ripiano centrale.

  • I cotti sempre separati dai crudi.

  • Gli alimenti pronti al consumo in un ripiano dedicato.

4. Scongelare nel modo giusto

Niente scongelamento a temperatura ambiente: va fatto in frigorifero, per rispettare la catena del freddo.

5. Attenzione ai taglieri

Usarne di diversi per crudi e cotti, oppure lavarli accuratamente prima di cambiare alimento.

6. Mai lavare il pollo crudo

Lavarlo diffonde i batteri sulle superfici della cucina. La cottura è l’unica fase che elimina i rischi.

7. Il pesce va conservato correttamente

Il pesce fresco va consumato rapidamente. Quello in scatola, una volta aperto, va tenuto in frigo e consumato presto: conservato male può produrre istamina, sostanza tossica.

8. Leggere sempre le etichette dei cibi pronti

Non tutto ciò che è “ready to eat” va realmente mangiato senza passaggi: seguire sempre le indicazioni.

9. Evitare cotture eccessive

Bruciare pane, patate e altri cibi amidacei aumenta la formazione di acrilammide, potenzialmente cancerogena.

10. Variare la dieta è fondamentale

Alternare alimenti, rispettare porzioni e frequenze, privilegiare vegetali e cereali integrali, consumare legumi almeno due volte a settimana.

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