Mascara nascosto nelle castagne: cassiera sospesa

I contestati test del carrello colpiscono ancora nei punti vendita Pam in Toscana. Questa volta la sanzione ha riguardato una cassiera del supermercato di Fornacette, in provincia di Pisa, dipendente da 36 anni. Durante il test, un ispettore in borghese ha nascosto un mascara dentro una confezione di castagne: la lavoratrice non è riuscita a individuarlo alla cassa ed è stata sospesa dal lavoro per dieci giorni senza retribuzione.

La sanzione e il clima di tensione
A rendere nota la vicenda è la Filcams CGIL Pisa, che riferisce della “lettera di contestazione” inviata all’impiegata e del lungo silenzio successivo da parte dell’azienda. Secondo il sindacato,
“È una sanzione pesantissima, mette sulla sua testa una spada di Damocle che appare come un messaggio chiaro, per lei e per i colleghi: ogni minimo errore sarà punito senza pietà”.
La lavoratrice sta valutando azioni legali.

Proteste e mobilitazione in tutta Italia
La sospensione ha alimentato ulteriormente la mobilitazione contro i test del carrello, considerati in molti casi inutili e vessatori. Anna Piu, segretaria provinciale di Sinistra Italiana, denuncia che si tratti di
“un fatto gravissimo, che conferma un clima ormai insostenibile”.

Secondo Piu, “il test del carrello non è uno strumento di sicurezza ma un meccanismo punitivo che scarica sulle cassiere e sui cassieri responsabilità che non hanno nulla a che vedere con il loro lavoro”.
E aggiunge: “La sospensione comminata dimostra la volontà di individuare capri espiatori invece di affrontare le vere cause delle perdite aziendali. Colpire chi ha anni di esperienza, chi ogni giorno manda avanti i punti vendita, è una scelta indegna e miope”.

Da qui la richiesta rivolta a Pam: “La dignità delle persone non può essere trattata come una variabile di bilancio”.