VOCE
Adria
16.11.2019 - 18:00
Uno dei massi danneggiati
E’ qualcosa di più di un atto di vandalismo: è un’offesa alla storia della città. In piazza Cavour sono stati danneggiati due marmi archeologici posti poco più di un anno fa dall’amministrazione comunale nel tratto che separa l’area di parcheggio con il Canalbianco.
Si tratta di una decina di marmi risalenti a epoca non ben identificata e oggetto di studio da parte degli studenti del polo tecnico, indirizzo ex geometri, nell’ambito del progetto culturale “Adria nascosta” promosso dalla fondazione Bocchi.
Addirittura uno dei marmi a forma cilindrica è stato spostato e portato vicino alla ringhiera, pertanto tutto lascia pensare che quei cialtroni avessero l’intenzione di gettarlo in canale.
Visto il peso del masso, quasi sicuramente hanno desistito. Uno dei due massi è stato ferocemente colpito con un attrezzo contundente, quasi sicuramente non un martello pesante perché altrimenti i danni sarebbero stati ben più consistenti.
La zona è coperta da videosorveglianza pertanto non dovrebbe risultare difficile individuare i responsabili.
La legge prescrive che chiunque distrugge, deteriora o comunque danneggia un monumento o un’altra cosa propria di cui gli sia noto il rilevante pregio, è punito, se dal fatto deriva un nocumento al patrimonio archeologico, storico, o artistico nazionale, con l'arresto fino a un anno o con l'ammenda non inferiore a duemilasessantacinque euro.
Spetterà al giudice valutare l’entità del danno e la pena appropriata, tuttavia una bella lezione sarebbe necessaria.
Inoltre non è escluso che i tristi autori di questo gesto nefasto non siano gli stessi che qualche settimana hanno oltraggiato la performance dedicata al ricordo di Giulia Lazzari, la giovane mamma 33enne strozzata dal marito.
In quell’occasione alcuni incivili non avevano trovato di meglio che “vincere la noia” rimuovendo qualche oggetto e distruggendo alcuni fiori nell’allestimento posto sotto la loggia del teatro Comunale, quindi sempre in piazza Cavour.
Allora uno degli angoli più suggestivi della città non può diventare un bronx nelle ore notturne.
La Voce nuova | Direttore responsabile: Alberto Garbellini
Editrice Editoriale la Voce Soc. Coop. | Piazza Garibaldi, 17 - 45100 Rovigo Telefono 0425 200 282 - Fax 0425 422584 - email: redazione.ro@lavoce-nuova.it
Per la tua pubbicita' su questo sito: commerciale.ro@lavoce-nuova.it
Editrice: Editoriale La Voce Società Cooperativa. “La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo.” Redazione: piazza Garibaldi 17, 45100, Rovigo tel. 0425 200282 e:mail: redazione.ro@lavoce-nuova.it sito: www.lavocedirovigo.it
Pubblicità locale: Editoriale La Voce Soc. Coop. Divisione commerciale Piazza Garibaldi 17 - 45100 Rovigo - Tel. 0425 200282. Pubblicità Nazionale: MANZONI & C. S.p.A. Via Nervesa, 21 - 20139 Milano - Tel. 02 574941 www.manzoniadvertising.com Stampa: Tipre srl Luogo di stampa: via Canton Santo 5 Borsano di Busto Arsizio. POSTE ITALIANE S.P.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004, n.46) art. 1, comma 1, DCB (Ro). Testata registrata “La Voce Nuova” Registrazione del Tribunale di Rovigo n. 11/2000 del 09/08/2000.
Testata aderente all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria www.iap.it. Iscrizione al ROC n. 23289. Associata FILE