“Esempi e ‘fari’ nella nostra vita”

Nell’anniversario della strage di Capaci il ricordo del vicesindaco Andrea Grassetto: “Avevo proposto di titolare la piazza del mercato a Falcone e Borsellino. Ragazzi e compaesani, osservateli tutti i giorni come esempi e ‘fari’ nella nostra vita”.

Il vicesindaco di Pettorazza, Andrea Grassetto, ricorda la strage di Capaci di 28 anni fa, durante la quale Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, come altri servitori dello Stato, caddero nella lotta al crimine organizzato. “Negli anni scorsi, durante il primo mandato del sindaco Gianluca Bernardinello, noi consiglieri di maggioranza ci trovammo in diverse sedute con i colleghi dell’opposizione per discutere e decidere le intitolazioni di alcune vie del nostro paese. All’interno del progetto sulla nuova toponomastica, proposi, insieme ad altri consiglieri, di intitolare la piazza davanti alle scuole medie - la piazza del mercato - ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e simbolicamente alla moglie del dottor Falcone, il giudice Morvillo, agli agenti delle loro scorte e a tutte le donne e uomini che morirono e muoiono per mano mafiosa. La mia e nostra proposta fu accolta”, ricorda Grassetto.

Poi continua: “Cari ragazzi, che tutte le mattine (si spera presto) nel recarvi in aula, in quella scuola che voi avete deciso di dedicare ad un altro servitore dello stato, perito in un ulteriore vile attentato di mafia, il ‘nostro’ Silvano Franzolin e voi tutti cari compaesani che passate per la piazza, non solo oggi nel 28° anniversario della strage di Capaci ma tutti i giorni, osservate quelle targhe alla memoria e siano questi eroici esempi veri e propri ‘fari’ nella nostra vita”.