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Badia Polesine

Il commosso ricordo di Gastone Fantato

Per l’occasione donati al Comune due dipinti

Il commosso ricordo di Gastone Fantato

Gastone Fantato nella memoria cittadina. Un folto pubblico ha voluto partecipare nella sala consiliare comunale alla cerimonia di donazione al Comune di due pregevoli dipinti risalenti al 1908, dell’illustre, anche se poco conosciuto artista badiese Amedeo Bianchi scomparso nel 1949 a Venezia. I due quadri intitolati “Aosta” e “Lungo l’Adigetto” sono stati collocati proprio nella Sala del Consiglio comunale, proprio sotto la volta Liberty del soffitto dipinta dal Bianchi nel 1909 e poi restaurata dal professor Ivan Tardivello negli anni 80.

Il sindaco Giovani Rossi ha introdotto l’incontro affermando: “E’ questo un momento particolarmente emozionate per il rapporto che mi ha legato con Gastone Fantato, sindaco di questo Comune per tre legislature, e all’epoca anche il più giovane sindaco d’Italia. Io devo tutto a lui che mi aveva chiesto di entrare nella ‘squadra’ del governo cittadino. Una persona dalle qualità morali, politiche e tecniche inarrivabili, con un amore per Badia irraggiungibile. Tra i due quadri donati, mi piace particolarmente quello sull’Adigetto proprio perchè rappresenta Badia Polesine”.

Tra gli applausi Rossi ha concluso con un commovente saluto: “Ciao Gastone”. L’assessore alla cultura Valeria Targa ha aggiunto: “Quando mi è stato chiesto per la donazione ho detto si subito, con entusiasmo alla proposta. Ricordo Fantato come una persona leale che mi ha guidato nella esperienza amministrativa. Con i quadri donati una parte di lui rimane sempre qui con tutti noi”.

La presidente della Biblioteca Annalisa Marini, prima di illustrare con dovizia di particolari quanto dipinto nella volta della sala consiliare, emblemi, paesaggi, e monumenti locali, opera dell’ingegno artistico del Bianchi, ha detto che la donazione delle due opere esprime a pieno la volontà di Gastone Fantato. E concludendo ha confermato: “Una via in zona Badia Nord sarà intitolata ad Amedeo Bianchi”. Ha preso quindi la parola il professor Alfredo Sigolo coordinatore del Sistema bibliotecario provinciale esperto d’arte che ha tracciato un excursus esaustivo sulla vita e sulle opere di Amedeo Bianchi, suggerendo inoltre agli storici di fare uno studio sugli artisti locali, molti dei quali dimenticati o addirittura sconosciuti ai più. La cerimonia si è conclusa tra gli applausi dei presenti.

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