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21.06.2018 - 21:29
La visita di Massimo Barbin nella sede di Oibì
Un nuovo, importante riconoscimento per Oibì, l’azienda polesana (con sede produttiva a Corbola) che opera nel settore della trasformazione di prodotti ittici e vegetali.
Da martedì Oibì è entrata infatti ufficialmente a far parte del Distretto Ittico di Rovigo e Chioggia, realtà tra le più vitali della Regione Veneto in un territorio che conta su oltre 2.500 imprese per un totale di 8.500 addetti.
L’annuncio è arrivato al termine della visita che il presidente del Distretto, Massimo Barbin, ha effettuato nello stabilimento di Oibì. Visita nel corso della quale gli sono state illustrate le strategie aziendali e gli è stata mostrata l’intera filiera produttiva dell’azienda, dal trattamento delle materie prime fino al loro confezionamento: una filiera di nuova concezione, interamente realizzata in uno stabilimento nuovo e in ambienti sterili e controllati.
Al termine della visita il presidente del Distretto, che si è intrattenuto anche con i responsabili del settore commerciale e produttivo, ha apprezzato i prodotti di Oibì e si è complimentato per l’operazione industriali messa in campo nel cuore del Delta.
Oibì, è un start up specializzata - come detto - nella trasformazione di prodotti ittici e vegetali nel rispetto della tradizione italiana, pur seguendo attentamente le richieste del mercato. Da questo punto di vista vanno segnalate le linee di prodotti Bio, Vegani e di ricette personalizzate, alcune delle quali sono ancora allo studio e si propongono di valorizzare sempre più il rapporto diretto con il Delta.
Questo riconoscimento arriva per Oibì dopo due uscite a livello nazionale ed internazionale che hanno sancito il “debutto” sul mercato, ovvero la partecipazione alla fiera internazionale “Seafood global exposition 2018” di Bruxelles, e al “Cibus” di Parma.
Due occasioni nel corso delle quali è stato registrato un forte interessamento da parte dei buyer nazionali e internazionali per i prodotti dell’azienda polesana. La scelta di mercato di Oibì è del resto legata ad un ritorno alla qualità del prodotto in un mondo in cui il modo di consumare il cibo è cambiato. Da qui l’idea di creare piatti pronti al consumo che però sappiano garantire al fruitore un’alta qualità. Una scelta fatta propria anche da Lorenzo Vaccari, agente generale per Va-Lore, la società che si occupa della commercializzazione e che nei giorni scorsi - a testimonianza della fiducia in Oibì - ha acquisito una quota strategica della società: “Tanti buyers hanno apprezzato le nostre specialità. Ora dobbiamo rimboccarci le maniche e capitalizzare i contatti”.
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