VOCE
Porto Viro
07.12.2018 - 11:52
Ieri il tribunale collegiale ha deciso la formula piena: “Perché il fatto non sussiste”
E’ stato assolto con formula piena, “perché il fatto non costituisce reato”, Andrea Portieri, ex funzionario tecnico del comune di Porto Viro. Portieri era accusato di abuso d’ufficio e ieri sia il pm Andrea Girlando, che ha chiesto l’assoluzione, che il tribunale collegiale, hanno stracciato ogni accusa a carico del dirigente.
Secondo l’accusa, quale responsabile del quarto settore lavori pubblici, acquisti amministrazione del patrimonio, ecologia e ambiente, nella qualità di pubblico ufficiale, aveva stipulato con una ditta di Porto Viro contratti di proroga in violazione delle normative previste. In particolare, secondo il capo d’imputazione, tra le diverse contestazioni c’è quella di aver violato il divieto del rinnovo tacito dei contratti scaduti per la fornitura di beni e servizi, prevedendo che il contratto scaduto dovesse essere prorogato solo per il tempo necessario all’indizione di una nuova gara.
Secondo l’accusa, aveva procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale ad una ditta di Porto Viro, che nel capo di imputazione è stabilito in oltre 810mila euro, pari all’ammontare della somma erogata dal comune di Porto Viro per l’esecuzione dei contratti. I fatti si sarebbero verificati dal 20 gennaio 2010 al 14 giugno 2012, all’epoca dell’amministrazione Gennari.
Ma per lo stesso pm, per configurarsi l’abuso d’ufficio sarebbe dovuto sussistere oltre all’ingiusto vantaggio anche il danno ingiusto che non è stato provato.
Portieri, già durante il dibattimento, aveva spiegato che lui proponeva un contratto relativo a servizi in cui “facevo una valutazione costi-benefici, mentre la questione della legittimità del contratto spettava al segretario comunale”. “Il mio era un ruolo tecnico, dal punto di vista della convenienza, e ne discutevo con la giunta”.
Inoltre a favore dell’imputato era emersa nel corso del dibattimento, una circostanza importante, rilevata dalla stessa accusa: le indagini bancarie sui conti di Portieri e dei famigliari avrebbero pacificamente escluso che ci fossero stati passaggi di denaro, così che l’ipotesi di una possibile corruzione venne immediatamente accantonata.
Oggi 6 dicembre, il tribunale collegiale, infine, ha assolto pienamente il funzionario, oggi in carica a Porto Tolle.
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