Cerca

PORTO TOLLE

"Mensa aumentata del 20%, mazzata per le famiglie"

L'ex sindaco Claudio Bellan critica pesantemente il provvedimento adottato

bellan[1].JPG

Il sindaco Claudio Bellan

"Ai cittadini di Porto Tolle, in particolare alle famiglie con bambini, dopo il raddoppio dell’addizionale Irpef dallo 0.4 allo 0.8,  deciso lo scorso anno e che colpirà tutti i  lavoratori dipendenti e i pensionati, ora toccherà, dal 2020, vedersi aumentare la retta per la refezione scolastica, che crescerà del 20%". Lo annuncia Claudio Bellan, ex sindaco, oggi alla guida, in consiglio comunale, dell'opposizione.

"Non solo - prosegue - Si dovranno pagare 110 euro al mese, senza tener conto delle festività e soprattutto delle assenze  dei bambini per malattia o altro: non sono neppure previste  modulazioni negli importi  a seconda delle fasce di reddito,   si paga una quota mese fissa tutti i mesi. In compenso, viene "regalato", il mese di giugno, nel corso del quale i bambini  usufruiranno della mensa solo per 3 giorni, a fronte dei 21 giorni di chiusura già programmati".

Criticando questa decisione, Bellan parla di un "provvedimento  grave,    fatto con pressapochismo ,che non tiene conto delle vere esigenze delle famiglie  e dei bambini.  Ad oggi peraltro alle famiglie non è stato recapitato  il menù  autorizzato dall’Ulss e non è stata ancora istituita la commissione mensa, senza pensare ai disagi dovuti dal cambio di sede. Al Sindaco ed alla giunta che  sui social dichiarano che non lasceranno soli nessuno, noi chiediamo che anche le famiglie non vengano lasciate sole. Chiediamo  la revisione delle tariffe sulla base di criteri  chiari, trasparenti  ed  equi, che tengano conto anche delle fasce di reddito  delle famiglie; e   che   la retta da pagare sia  calcolata sui pasti effettivamente consumati dai bambini".

"Chiediamo inoltre che da  subito  venga istituita  Commissione Mensa, cosi da permettere ai genitori  di svolgere il proprio lavoro di controllo a salvaguardia della salute dei loro figli. Da 2020 per far mangiare a mensa il bambino iscritto ad un classe a tempo pieno occorreranno  990 euro,  senza tenere conto di nessuna fascia di reddito e chiaramente  si dovrà pagare anche se il loro figlio  si è ammalato ed è stato assente  dalla scuola.  Analogamente, il costo unitario di un pasto passa dai 4,60 euro di oggi  pagati a consumo del  pasto a  5,50, calcolati per 21 giorni medi di presenza mese".

"Il provvedimento - dice ancora Bellan - di giunta è stato approvato il 30 ottobre e reso pubblico solo in questi giorni  e soltanto per i canali ufficiali, senza  coinvolgere preliminarmente   i rappresentanti  dei genitori. Sicuramente  l’incontro  si farà  a posteriori, dopo che la delibera è già  stata resa esecutiva. Da notare che  lo  stesso  responsabile dell’ Ufficio di Ragioneria ha dato un parere sospeso,  relazionando su dati non  congrui con il bilancio ed  evidenziando la   mancanza di dati trasparenti e certi  per determinare  il costo della retta".

"Molte le incongruità e molte le carenze - chiude Bellan - Chiediamo quindi che  questo provvedimento venga ritirato, che venga  sospeso così da porre  in essere tutte  azioni    e correzioni a sostegno  delle famiglie, in  modo  corretto e  trasparente e condiviso".

 

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400