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PORTO TOLLE

“Licenza ancora negata a 40 pescatori”

E’ esausto il presidente del consorzio Pescatori del Polesine, Luigino Marchesini

“Licenza ancora negata a 40 pescatori”

"Le persone che da lungo tempo attendono un permesso di pesca sono esasperate non avendo altre possibilità lavorative e sono pronte a recarsi in Provincia per manifestare le loro ragioni. Il consorzio e i pescatori sono pronti ad agire giudizialmente affinché la Provincia ottemperi alle clausole previste nella convenzione. Faccio un appello a tutte le istituzioni affinché venga immediatamente risolta la problematica del rilascio delle autorizzazioni di pesca".

E’ esausto il presidente del consorzio Pescatori del Polesine, Luigino Marchesini, dopo il diniego del 14 febbraio scorso all’approvazione delle graduatorie per il rilascio delle autorizzazioni di pesca ai molluschi, da parte della Provincia.

"Questo rappresenta un ulteriore immotivato affronto ai pescatori in attesa di veder loro attribuito un permesso di pesca fonte di reddito per le proprie famiglie - sostiene il presidente - la richiesta di approvazione delle nuove graduatorie è stata presentata più volte nel corso del 2019. La Provincia ha sempre risposto in modo negativo motivando la propria posizione per il fatto che non era ancora stata chiarita l’annosa questione attinente alla proroga dei diritti esclusivi di pesca in capo al Consorzio. Oggi, la risposta negativa della Provincia non ha alcuna ragione d’essere, considerato che la convenzione conclusa tra consorzio e Provincia avente ad oggetto i diritti esclusivi di pesca è stata prorogata per 15 anni in forza della delibera del consiglio provinciale del 18 ottobre 2019, che quel provvedimento è divenuto esecutivo vista la mancata impugnazione di eventuali aventi diritto nei termini di legge. Ma nonostante la proroga dei diritti esclusivi di pesca la posizione della Provincia rimane invariata”.

Marchesini ribadisce il fatto che questo atteggiamento mette in grave difficoltà un settore già duramente colpito da numerosi eventi meteo di dimensioni devastanti (da ultimo quello verificatosi la notte del 12 novembre scorso) e ora anche dall’emergenza sanitaria che ha determinato un crollo della domanda di prodotto con danni economici di rilevante ammontare. “L’effetto della decisione della Provincia è di lasciare senza lavoro e dunque senza entrate economiche ben 40 pescatori che potrebbero iniziare la loro attività a breve” conclude.

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