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GRAMIGNANA

Rubate le catene sul ponte

Il caso a Porto Viro

Rubate le catene sul ponte

Chiuso e ora anche senza le catene. Si tratta del ponte di Gramignana che è stato chiuso perché è in condizioni precarie.

Durante l’inverno erano stati messi 40 blocchi di cemento gialli, di circa 40 chili all’uno. E poi delle catene per evitare che qualcuno potesse spostare i blocchi. Le catene non ci sono più, evidentemente qualcuno le ha prese per tenerle per sé o per venderle. Quindi, se anche il ponte chiuso crea disagi per chi vive nelle località ai lati opposti delle due sponde, non è un motivo per mettere in atto un comportamento scorretto. La questione del ponte è in sospeso ormai da qualche anno. Sulla vicenda era intervenuto l’assessore Diego Crivellari, riconoscendo come la struttura fosse in una situazione di degrado e sostenendo che la competenza era del consorzio di bonifica. Aveva detto che l’intervento sul ponte di Gramignana sarebbe costato circa 1milione e 500mila euro, somma che in quel periodo il consorzio non aveva, per cui il problema diventava del Comune. L’assessore precisava che lo stesso consorzio, nel 2015, aveva fatto fare una perizia dall’ingegner Franco Pozzati e dal geometra Giorgio Siviero. E che avevano fatto una prova statica per stabilire delle regole da adottare per mettere in sicurezza il transito sul ponte. “Abbiamo fatto un’ulteriore perizia - ribadiva Crivellari nel 2019 - con Pozzati che ci ha detto di chiudere il ponte e di adibirlo al massimo al passaggio ciclopedonale. Quindi passeranno solo biciclette e pedoni. In ogni caso mi sto attivando con la Regione per vedere se ci sono dei fondi che si possano utilizzare per il ripristino del ponte”.

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