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PORTO TOLLE

Storia e tradizioni in un docufilm

Presentato a Scardovari “Dove mi porta il fiume”, l’ultima fatica della regista Anita Gallimberti

Storia e tradizioni in un docufilm

Un momento della presentazione

Presentato a Scardovari “Dove mi porta il fiume”, l’ultima fatica della regista Anita Gallimberti

E’ stato presentato al ristorante "Marina 70" di Scardovari, in prima visione, il nuovo docufilm della regista Anita Gallimberti. Si intitola "Dove mi porta il fiume". Erano presenti il sindaco Roberto Pizzoli, l’assessore regionale Cristiano Corazzari, l’assessore di Adria, Sandra Moda, e la consigliera di Adria Sara Mazzucato, nonchè altri rappresentanti istituzionali. “Passione per il proprio territorio, per le storie e le tradizioni che conserva attraverso le genti che lo popolano - le parole di Cristiano Corazzari - Anita non si perde mai d’animo ed ha prodotto e realizzato completamente in autonomia questo nuovo docufilm sul Polesine con storie di vita vissuta e antiche tradizioni ritrovate. Grazie per la bella serata”.

L’evento è stato patrocinato dalla Regione del Veneto, dal Comune e dalla Pro loco di Porto Tolle. "Dove mi porta il fiume" è il nuovo docufilm sul Polesine della regista di Adria; con le sue storie di vita vissuta e antiche tradizioni ritrovate e portate sullo schermo. Un omaggio ai cittadini del territorio, del fiume e del mare. Racconti di vita e testimonianze dagli anni ’50 fino ai giorni nostri. Antichi mestieri ormai scomparsi nel settore della pesca; quali ad esempio il cannarolo oppure i misteri della Anguana, una leggenda antica tra i pescatori del luogo. Sono stati ricordati: il primo escursionista del Delta del Po Marino Boscolo, detto Marinìn; Berto Boscolo, il pescatore poeta, padre di Remigio Boscolo, titolare del ristorante. Nel film anche la Repubblica di Bosgattia attraverso le testimonianze dell’ultimo bosgattese Renato Bertaglia.

Sono state coinvolte 42 persone tra attori e testimonial. Sceneggiatura e regia sono di Anita Gallimberti. Le riprese aeree di Enrico Dessì e Gianluigi Maistro. Le musiche di Ludovico Paganin e Lorenzo Binatti. Il montaggio è di Francesco Pedrocco. Il docufilm si conclude con la pulizia delle spiagge da parte di Plastic Free con Riccardo Mancin e Lorenzo Zitignani.

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