VOCE
TAGLIO DI PO
25.11.2020 - 18:30
È partito lunedì mattina il nuovo progetto di sostenibilità ambientale ideato dall’ufficio ambiente del Comune di Taglio di Po: “Tajo la plastica: più acqua del rubinetto, meno plastica”. “Il nostro Comune - spiega il vicesindaco e assessore all’ambiente Alberto Fioravanti- è da sempre molto attivo e all’avanguardia per le azioni intraprese a tutela dell’ambiente e della sostenibilità. Tra le iniziative più significative intraprese negli ultimi anni, cito ad esempio: le certificazioni Emas e Iso 14001, il Paesc, il Piano comunale per il contenimento dell’inquinamento luminoso. Quest’anno abbiamo deciso di promuovere un ambizioso progetto che cerca di favorire un maggior utilizzo dell’acqua del rubinetto, cercando nel contempo di ridurre al minimo i consumi di plastica”.
“Lo spunto - sono sempre parole di Fioravanti - nasce da un’ottima iniziativa promossa da Acquevenete: ‘l’Acqua di Casa Mia’. E’ un progetto che ha coinvolto tutti i Comuni per regalare ad ogni alunno delle scuole primarie della provincia di Rovigo una borraccia in alluminio. L’obiettivo è quello di incentivare i ragazzi a bere acqua, vista l’importanza da un punto di vista sanitario, di favorire l’utilizzo dell’acqua del rubinetto visto che è super controllata e molto più sostenibile di quella in bottiglia e di ridurre i consumi di plastica. Partendo da questo progetto così ambizioso ed intelligente, abbiamo pensato di alzare l’asticella e crearne uno più completo e misurato alla nostra realtà territoriale. Abbiamo quindi coinvolto l’Istituto comprensivo di Taglio di Po, convinti che i temi legati alla sostenibilità ambientale, al riciclo e all’utilizzo intelligente delle risorse vadano in primis discussi, insegnati e messi in pratica con le nuove generazioni di cittadini”.
La proposta, condivisa con la dirigente scolastica Antonella Flori, è quella di ridurre il consumo di acqua in bottiglia dell’Istituto comprensivo, consegnare le borracce agli alunni delle primarie e di provare a chiudere il cerchio fornendo in loco anche acqua potabile non in bottiglia, così da permettere ai ragazzi di approvvigionarsi direttamente a scuola. “Malgrado il periodo molto particolare- prosegue l’assessore - si è deciso di iniziare comunque questo progetto per dare un segnale che le cose vanno avanti e che si continua a lavorare per un futuro migliore”. Il progetto “Tajo la plastica: più acqua del rubinetto, meno plastica” si sviluppa in più step e ha visto il suo avvio lunedì mattina, osservando tutte le misure obbligatorie per il contenimento del Covid 19. Alle 10.30 la dirigente scolastica Antonella Flori, il vicesindaco Alberto Fioravanti, la responsabile dell’ufficio tecnico Paola Dian e la responsabile dell’ufficio ambiente Manuela Pregnolato hanno dato l’avvio al progetto consegnando simbolicamente le borracce a una classe prima della scuola “G.B. Stella” in rappresentanza di tutto il plesso e spiegando agli alunni il significato di tale gesto.
Successivamente le borracce sono state consegnate anche agli altri alunni del plesso. Per quel che riguardala scuola “G. Pascoli” saranno distribuite non appena gli alunni riprenderanno l’attività in presenza. In tutto sono circa 300 le borracce distribuite agli studenti della scuola primaria. Negli stessi plessi, non appena finirà l’emergenza Covid verranno installati, a spese del Comune, degli erogatori di acqua potabile microfiltrata (simile come funzionamento alla casetta dell’acqua posta al Villaggio Perla, ma delle dimensioni di una macchinetta del caffè) che permetteranno agli alunni di riempire le borracce direttamente a scuola, con acqua potabile del rubinetto microfiltrata e con un sapore migliore. “Aspetteremo la fine della pandemia - afferma Fioravanti - perché gli erogatori che permettono l’approvvigionamento di 4 borracce alla volta sono molto validi per ridurre i tempi di riempimento ma rischiano di creare assembramenti. Nel contempo abbiamo provveduto, nella mattinata di ieri, anche a consegnare i nuovi erogatori di acqua con boccioni alle due scuole dell’infanzia del Centro. Infatti, come segnalatoci dalla dirigente, nelle due scuole dell’infanzia, a parte l’acqua utilizzata durante i pasti, fornita dal gestore della mensa, nel resto della giornata, per dar da bere ai bambini la scuola utilizza bottiglie d’acqua che acquista direttamente con un onere significativo sia in termini economici che di organizzazione. Anche qui abbiamo deciso di dare un segnale installando, a spese del Comune, un erogatore con boccione per ogni plesso. Questa operazione permetterà alla scuola di non dover più acquistare bottiglie d’acqua, quindi ci sarà un risparmio economico ma anche ambientale, poichè utilizzando i boccioni si consumerà molta meno plastica.”
“E’ un progetto ambizioso - chiude il vicesindaco e assessore Fioravanti - che vuol provare a dare un forte impulso a utilizzare meno possibile acqua in bottiglia per ridurre il consumo di plastica, che ormai è il rifiuto nettamente più presente e impattante nelle nostre spiagge, nei nostri argini e in tutto il territorio. Non utilizzare plastica è chiaramente ancor meglio che differenziarla bene, pertanto, così come stiamo agendo direttamente con le nuove generazioni lavorando con ottima sinergia con l’Istituto Comprensivo, abbiamo installato anche presso la sede municipale un erogatore d’acqua con boccione, che porterà ad eliminare le bottigliette dalle macchinette. È giusto sensibilizzare le nuove generazioni, ma anche gli adulti devono obbligatoriamente fare la loro parte”.
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