Cerca

PORTO TOLLE

La Tv alla scoperta del nostro oro

Viaggio di Patrizio Roversi a Scardovari, per parlare delle vongole e delle cozze Dop

La Tv alla scoperta del nostro oro

La trasmissione “Slow tour padano”, condotta da Patrizio Roversi, è approdata tra i pescatori di Scardovari. Si tratta di un vero e proprio tour tra il gusto, attraverso i prodotti tipici e la loro filiera, il tutto visto dalla parte del consumatore. Il presentatore ha detto che in quel punto l’acqua dolce di incontra con l’acqua salata. Roversi ha incontrato il pescatore Diego Baroni e insieme, in barca, sono andati a vedere dove i pescatori raccolgono le vongole.

E’ stato spiegato che le barche sono tutte vicine, perché il luogo dove pescano viene chiamato “orto” e ha una chiara delimitazione. “I pescatori stanno tirando su le vongole filippine – ha detto Baroni – e dalla barca i pescatori stanno raccogliendo le vongole a strascico”.

Roversi ha chiesto se il lavoro sia fatto tutto a mano e gli è stato risposto di sì, che i pescatori scendono direttamente in acqua, che in quel punto è alta un metro circa. “Il pescadino (pescatore contadino) qui sta con l’acqua fino alla cintola” ha detto, poi è salito in una barca con alcune donne e si è detto sorpreso che nel vedere che nel settore lavorino tante donne.

Una pescatrice si è definita “una pescatrice femminista” e ha detto che quello che può fare l’uomo lo può fare anche la donna e viceversa. “Qui nel nostro piccolo tutti quanti ci aiutiamo – ha continuato – noi seminiamo e raccogliamo le vongole”. E’ stato quindi descritto il lavoro dei pescatori di vongole e poi si è passato a parlare delle cozze che Roversi ha definito dei “salami appesi sott’acqua”.

Un pescatore ha spiegato che le cozze vengono coltivate in varie fasi e che dalla prima all’ultima passa circa un anno e alla fine le cozze diventano Cozze Dop, denominazione di origine protetta. Vere e proprie eccellenze del Bassopolesine.

“La nostra cozza è unica nella sua specie – ha detto un pescatore – perché vivendo in acque salmastre ha un gusto più delicato”. Roversi ha fatto un giro nelle cavane dove i pescatori lavorano le cozze prima di portarle nelle cooperative e quindi ai mercati.

“Il mercato normalmente sarebbe fiorente – ha precisato - Con 85mila quintali di vongole e 50mila quintali di cozze Dop all’anno. Ci sono 1500 addetti che lavorano nelle 14 cooperative che aderiscono al consorzio dei pescatori del Polesine. Peccato che il Covid abbia portato la crisi”.

Ha fatto il suo intervento anche il direttore dell’Ente Parco del Delta del Po, Marco Gottardi che ha parlato della biodiversità del territorio, riconosciuto dal Mab Unesco. Roversi con la sua moto d’epoca si è poi diretto a Santa Giulia al ristorante Arcadia, dove la titolare Pamela Veronesi gli ha fatto assaggiare le delizie del Delta che vengono cucinate nel suo locale.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400