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PORTO TOLLE

“La Provincia rifiuta ogni trattativa”

L’attacco del sindaco di Porto Tolle: “E spende decine di migliaia di euro pubblici per la causa”

“La Provincia rifiuta ogni trattativa”

Il sindaco di Porto Tolle Roberto Pizzoli

L’attacco del sindaco di Porto Tolle: “E spende decine di migliaia di euro pubblici per la causa”

"Non si possono dimenticare le gravi ripercussioni che il perdurare del contenzioso sta causando nel territorio e nel mondo della pesca bassopolesana. Ci sono infatti oltre 40 pescatori che non stanno lavorando, quindi oltre 40 famiglie in difficoltà". Roberto Pizzoli, sindaco di Porto Tolle, ha risposto così al presidente della provincia di Rovigo, Ivan Dall’Ara, nell’ultima seduta del consiglio provinciale.

Dall’Ara, negli ultimi momenti del consiglio si era soffermato sulla questione dei diritti esclusivi sulla pesca, evidenziando tre possibili ipotesi di risoluzione: "O attendiamo il ricorso dei pescatori, o andiamo in Cassazione per risolvere la questione definitivamente, oppure proponiamo una delibera che rilasci i permessi ai pescatori". Non ci sta però Pizzoli che ha ribattuto al presidente sottolineando come, a parer suo, la questione sia puramente tecnica. "Dalle informazioni ricevute dal Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine e da quanto appreso anche tramite la stampa locale, il Consiglio di Stato si è recentemente pronunciato sul difetto di giurisdizione sollevato dalla Provincia di Rovigo in relazione alla causa promossa dal Consorzio avanti al Tar per l'inerzia dell'amministrazione provinciale nel rilascio dei permessi di pesca. Il Consiglio di Stato ha accolto la domanda del Consorzio ritenendo che l'organo giurisdizionale a cui rivolgersi in questa materia sia per l'appunto quello amministrativo".

"Per il Consorzio diventa ora inevitabile coltivare nuovamente il giudizio avanti al Tar Veneto, senza contare peraltro che la Provincia potrebbe ricorrere per Cassazione avverso la decisione del Consiglio di Stato. La stagione dei ricorsi e dei controricorsi ha comportato e comporterà un enorme esborso economico per entrambe le parti. La Provincia, peraltro, si è affidata ad un avvocato esterno, sopportando impegni di spesa nell'ordine delle decine di migliaia di euro. Ma la cosa che occorre sottolineare è che i legali del Consorzio, dopo la pronuncia del Consiglio di Stato, peraltro con un gesto di grande apertura e umiltà, hanno cercato di aprire un tavolo di confronto - anche istituzione e comunque stragiudiziale - con la Provincia per tentare di raggiungere un'intesa che possa mettere la parola fine al contenzioso. Peraltro, sarebbe stato logico aspettarsi questo gesto dall'avvocato dell'ente, in un'ottica di risparmio di risorse pubbliche, più che dai difensori del privato. E invece, con enorme stupore e sgomento, ci giunge notizia che la Provincia di Rovigo, tramite l'avvocato Mario Barioli, ha risposto negativamente. Quanto sopra richiede un doveroso chiarimento, peraltro non rinviabile".

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