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ROSOLINA

La pandemia non ferma innovazione e sostenibilità nell'ortofloricoltura

E’ arrivata anche per quest’anno la pubblicazione, la 29esima della serie, sintesi dell’attività sperimentale condotta al Centro Sperimentale Ortofloricolo “Po di Tramontana” di Rosolina

La pandemia non ferma innovazione e sostenibilità nell'ortofloricoltura

E’ arrivata anche per quest’anno la pubblicazione, la 29esima della serie, sintesi dell’attività sperimentale condotta al Centro Sperimentale Ortofloricolo “Po di Tramontana” di Rosolina, agenzia di Veneto Agricoltura, nel corso del 2020. Lo scopo principale è quello di caratterizzare i prodotti orticoli non solamente sotto il profilo della resa per unità di superficie, delle caratteristiche estetiche e ormai sempre più di quelle intrinseche nutrizionali-sensoriali, ma anche cercando di produrre in maniera sempre più rispettosa dell’ambiente, applicando una difesa integrata ormai obbligatoria su tutto il territorio nazionale.

Anche in un anno difficile per la presenza della pandemia il Centro conferma così la propria attività per promuovere l’innovazione e la sostenibilità nei settori ortofloricoli.

“Po di Tramontana” ha mostrato attraverso il suo centro ortofloricolo un’attività di sperimentazione molto impegnativa e dove l’innovazione continua ad essere il filo conduttore del lavoro che si svolge ormai da più di trent’anni. I diversi momenti di incontro sia orticoli che floricoli organizzati nel corso dell’anno e la forte collaborazione con l’Unità organizzativa fitosanitario della Regione del Veneto sono tutte azioni fondamentali, da parte dell’Agenzia per promuovere l’innovazione e la sostenibilità nei settori ortofloricoli.

Questa pubblicazione, come del resto quelle degli scorsi anni, riguarda principalmente le prove sperimentali orticole e floricole realizzate nel corso del 2020, suddivise per singole specie: asparago bianco, anguria seedlsess tipo crimson e sugar baby, lattuga cappuccia e gentile (in pieno campo e coltura protetta), cetriolo (test varietale e di tecnica di coltivazione), melanzana lunga e ovale (test varietale), pomodoro nasone, pomodoro a grappolo e marmande, zucchino in pieno campo, oltre alle prove floricole di dipladenia e stelle di Natale, senza però tralasciare il settore del basso impatto ambientale.

Quest’ultimo realizzato attraverso l’impostazione di prove sperimentali che tengano in considerazione la valutazione agronomica di materiali pacciamanti biodegradabili su melone, un test per valutare le diverse performance di alcuni prodotti (agrofarmaci, agrobiofarmaci e biostimolanti) nel contrastare lo sviluppo di nematodi e alcune prove in coltivazione biologica di cavolo cappuccio in serra, di cavolfiore in pieno campo, di peperone giallo e rosso, di pomodoro cuore di bue tipologia Albenga, e radicchio rosso di Treviso Tardivo, e per concludere alcune prove in coltivazione fuori suolo di: peperone, lattuga e fragole.

Lo scopo principale è quello di caratterizzare i prodotti orticoli non solamente sotto il profilo della resa per unità di superficie, delle caratteristiche estetiche e ormai sempre più di quelle intrinseche (nutrizionali-sensoriali), ma anche cercando di produrre in maniera sempre più rispettosa dell’ambiente, applicando una difesa integrata ormai obbligatoria su tutto il territorio nazionale. Infatti, anche per questo nel Centro è da alcuni anni che si organizzano, in collaborazione con il Servizio fitosanitario della Regione, i recapiti fitosanitari orticoli che riguardano dei continui e puntuali aggiornamenti in materia di difesa delle coltivazioni orticole e ultimamente anche dal punto di vista florovivaistico.

Un tavolo di confronto continuo e puntuale tra i tecnici delle associazioni dei produttori e le istituzioni pubbliche (Servizio fitosanitario e “Po di Tramontana”). Sono tutti argomenti che nel complesso risultano sempre più importanti da divulgare e diffondere per un continuo aggiornamento tecnico-professionale del settore agricolo e in particolar modo ai produttori ortofloricoli che da sempre hanno bisogno di un supporto tecnico pratico e che Veneto Agricoltura vuole continuare a soddisfare.

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