Aiuti per spesa, bollette e affitti

Oltre 100mila euro messi a disposizione dal Comune per le fasce più deboli della popolazione. Lo annuncia con soddisfazione l’assessore ai Servizi Sociali di Porto Viro Fabrizio Marangon.

Si tratta delle risorse messe in campo dal governo e distribuite tramite i Comuni per far fronte all’emergenza Covid. “L’emergenza pandemica - sottolinea l’assessore Marangon - non è stata una sciagura solo sanitaria, ma anche sociale avendo contribuito alla crescita del disagio economico di molti nuclei famigliari, anche nel nostro territorio”.

La città di Porto Viro ha ottenuto infatti 104.241 euro dal governo e l’amministrazione Veronese ha stabilito di suddividere la somma in: buoni spesa per la solidarietà alimentare per 20mila euro, interventi su insoluto utenze per un importo di 40mila euro, e interventi per sostegno al canone di locazione per 44.241,02 euro.

Queste risorse saranno destinate per contribuire su tre specifici campi: buoni spesa, bollette e affitti. Le agevolazioni non sono cumulabili e sarà possibile accedervi solo dopo aver compilato l’apposito modulo messo a disposizione dal Comune direttamente nell’ufficio servizi sociali o scaricabile dal sito istituzionale del comune”. La domanda dovrà poi essere consegnata all’ufficio protocollo.

Il lavoro dei Servizi sociali di Porto Viro non finisce qui, infatti, nell’ambito dell’emergenza Sociale si inserisce il drammatico fenomeno dell’emergenza abitativa. “Nel frattempo sto anche lavorando per recuperare alcuni appartamenti e case comunali ora vuote, al fine di assegnarle a famiglie in stato emergenziale”, ha assicurato infine Marangon.

I buoni spesa avranno un valore di 20-50 euro e dà diritto all’acquisto di prodotti alimentari di prima necessità, compresi quelli in promozione, e comprende esclusivamente generi alimentari – prodotti farmaceutici - con esclusione tassativa di bevande alcoliche e tabacco, nonchè loro derivati. Il buono deve essere speso esclusivamente presso gli operatori economici convenzionati con il Comune di Porto Viro; non è cedibile; non è utilizzabile quale denaro contante e non dà diritto a resto in contanti; comporta l’obbligo per il fruitore di regolare in contanti l’eventuale differenza in eccesso tra il valore riportato sul buono ed il prezzo dei beni acquistati.