VOCE
TAGLIO DI PO
06.05.2022 - 09:29
Il piano è stato approvato con i voti della sola maggioranza. “Il bar pagherà più della banca”
La tassa per l’asporto dei rifiuti solidi urbani aumenta del 7%. Questa la decisione dell’amministrazione comunale di Taglio di Po che, a maggioranza, ha votato nell’ultimo consiglio comunale il piano finanziario in accordo con l’autorità di bacino dei rifiuti provinciale.
Contraria alla delibera, la minoranza consiliare della lista Uniti per Taglio di Po con Layla sindaco, che ha motivato la propria posizione con un articolato intervento del consigliere Renato Pregnolato.
“L’aumento della Tari del 7% per le famiglie e le attività economiche e produttive del paese non è certo poca cosa se sommato agli indiscriminati aumenti dell’energia elettrica, del gas, dei carburanti e di molti generi di consumo di prima necessità. Una forte crisi economica sta investendo il nostro Paese e questo ulteriore aumento tariffario previsto dall’amministrazione comunale, rappresenta un ulteriore pessimo segnale per il nostro futuro prossimo”, ha detto. Pregnolato ha poi criticato il fatto che il Comune non abbia assunto “alcun vero impegno rispetto al recupero dell’evasione dei pagamenti, che influisce di parecchio sulla determinazione della tariffa, a differenza di quanto avviene per altre imposte come, ad esempio l’Imu”.
“Per molte categorie economiche sono previste tariffe poco aderenti alla propria attività - precisa ancora Pregnolato - come i bar o le fiorerie con tariffe di molto superiori a quelle adottate per le banche o altro ancora. Infine - conclude il consigliere di minoranza - nessun nuovo e concreto intervento economico è stato previsto nel bilancio di previsione per cercare di attenuare il peso dell’aumento per le attività economiche e per le famiglie meno abbienti. Questo aumento - conclude - non ci voleva proprio in questo periodo di grandi difficoltà economiche e sociali e , ritengo, che nessuno sforzo sia stato fatto da parte di questa amministrazione per modificare un piano finanziario nella parte di competenza comunale”.
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