Piscina, Veronese annuncia: "Soluzione a un passo"

Affondano le radici “nel lontano 2015, quando il sindaco era Thomas Giacon”, i problemi della piscina comunale di Porto Viro. Lo ha detto, in una sala Eracle piena, il sindaco e candidato Maura Veronese, nel corso dell’incontro di ieri sera per fare il punto sullo spinoso caso dell’impianto natatorio, affiancata dal vicesindaco Doriano Mancin e  con la partecipazione del rappresentante della società gestore, Sport Service Porto Viro.

“Nel 2015 - ha detto la Veronese - l’allora sindaco Giacon decideva di togliere la partecipazione del Comune dalla società gestore (il Comune aveva il 10% delle quote) una decisione che io ho osteggiato votando contrario in consiglio comunale. Proprio da lì - aggiunge - ha avuto inizio un susseguirsi di difficoltà tutte prevedibili che hanno portato la società a dar vita a ben quattro procedimenti legali il primo dei quali nel luglio 2016 e l’ultimo nel 2021”.

“A queste vicende giudiziarie che il Comune ha sempre subito come parte convenuta si sono aggiunte le difficoltà legate a Covid e a rincari del gas”, ha aggiunto. Una situazione quella delle difficoltà delle piscine che - come detto Galiazzo di Sport Service - non riguarda solo la realtà di Porto Viro ma bensì si tratta di un problema su scala nazionale.

La parte più attesa però è arrivata alla fine della serata quando è stato trattato il tema della riapertura della piscina che - ha ricordato la Veronese - “diventerà proprietà del Comune nel 2036. Mi pare evidente che dire che si vuole acquistare la piscina significa o non sapere di cosa si parla oppure semplicemente si vuole promettere una cosa irrealizzabile. Insieme a Sport Service abbiamo già messa in campo da qualche mese la soluzione, ovvero la revisione del contratto. Sport Service ha da pochi giorni presentato il piano finanziario riequilibrato e lo stiamo vagliando”.