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Mantovan si difende dalle accuse <br/> l'ex vicesindaco interrogato dal gip

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L'ex vicesindaco di Porto Viro Virginio Mantovan, agli arresti domiciliari per falsificazione di atti pubblici, ha deciso di collaborare davanti al gip.
PORTO VIRO - Aveva bisogno di sospendere quelle esecuzioni mobiliari e il suo avvocato con una certa creatività ha falsificato atti giudiziari inventando di sana pianta la sospensiva del pignoramento. E avrebbe anche inventato completamente una sentenza della corte d’Appello che ribaltava la sentenza di primo grado secondo la quale Virginio Mantovan, ex vicesindaco di Porto Viro doveva dei soldi all’ex convivente e per questo gli avrebbero pignorato lo stipendio percepito in Comune, per l’ammontare di 20mila euro.

Per questi fatti sono finiti agli arresti domiciliari Virginio Mantovan, 53 anni, commissario della Lega Delta-Bassopolesine e la sua avvocato Samantha Nesi, 41 anni, del foro di Ferrara. L’accusa è falso in atto pubblico.

Mercoledì davanti al giudice per le indagini preliminari Pietro Mondaini si è tenuto l’interrogatorio di garanzia di Mantovan. L’ex vicesindaco ha risposto alle domande del gip e del sostituto procuratore Davide Nalin, senza avvalersi della facoltà di non rispondere, collaborando cioè e spiegando la sua versione dei fatti.
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