I numeri della Casa di cura Madonna della salute di Porto Viro, con l'intervista al primario Bruno Quadretti.
PORTO VIRO - Sempre in prima linea per la sicurezza dei polesani. In caso di emergenza, il Pronto soccorso della Casa di Cura Madonna della Salute costituisce il punto di riferimento principale per gli abitanti del Delta e i tanti turisti che in questi messi affollano le località balneari della provincia di Rovigo.
Il servizio conta quattro ambulatori, due per le emergenze e gli altri due per le normali attività, dieci medici e un ventina di infermieri.
E da gennaio scorso la Casa di Cura gestisce anche il servizio di pronto intervento nella zona di Porto Tolle, con utilizzo di una ambulanza di tipo A a disposizione 24 ore al giorno per tutti i giorni dell’anno.
In sostanza la gestione delle emergenze nel Basso Polesine è affidata alla Casa di Cura che consolida il suo presidio e radicamento nel territorio.
E, in un’estate come questa, tormentata dalle temperature eccezionalmente elevate, il ruolo di medici e infermieri è stato fondamentale per salvaguardare la salute della popolazione, soprattutto delle fasce più deboli e più esposte. A coordinare l’attività del Pronto soccorso è il primario Bruno Quadretti.
Dottore, quanti pazienti si sono rivolti al Casa di Cura Madonna della Salute di Porto Viro nell’ultimo mese?
“In luglio abbiamo registrato 1.789 accessi, divisi tra 8 codici rossi, 130 gialli, 1.225 verdi e 426 bianchi. Il Suem è uscito 329 volte: 89 per interventi primari, mentre gli altri non richiedevano la necessità di un medico a bordo”.
Si tratta di cifre molto alte rispetto alla media?
“In confronto allo stesso periodo dell’anno scorso, il Pronto soccorso ha registrato un terzo di accessi in più. La causa principale è stato il gran caldo di questa estate: il sole picchia e gli effetti purtroppo si vedono. Ci siamo trovati ad affrontare molti casi di disidratazione, patologie cardio-vascolari e c0lpi di calore. Lo scorso luglio è stato un evento davvero eccezionale: erano anni che non vedevo così tante presenze nel Pronto soccorso. Basti considerare che in media gli interventi che effettua il servizio d’ambulanza sono circa 200 al mese, mentre a luglio sono stati 329”.
C’è poi stato un intervento particolare il mese scorso, che è finito sulle pagine di tutti i giornali.
“Sì, siamo intervenuti per soccorrere un carabiniere coinvolto in un incidente stradale: siamo orgogliosi di essere riusciti a salvargli la vita”.
In generale, quali sono le principali patologie che l’equipe del vostro Pronto soccorso si trova a dover affrontare?
“L’Ulss 19 ha la popolazione più anziana del Veneto. Durante il periodo estivo registriamo molti traumi dovuti al caldo: gli anziani soffrono molto le temperature elevate e una minima patologia in queste situazioni può aggravarsi. In questo periodo poi tra gli accessi registriamo anche molti turisti delle località balneari, principalmente per eventi traumatici. In linea di massima, guardando tutto il periodo dell’anno si può dire che affrontiamo soprattutto patologie cardio-respiratorie, seguite da quelle neoplastiche. Nel 2014 sono state fatte 136 coronareografie diagnostiche e 59 interventi su infarti”.
Quanti pazienti ha avuto il pronto soccorso della Casa di Cura Madonna della Salute di Porto Viro durante lo scorso anno?
“Nel 2014 abbiamo avuto 16.683 accessi. Di questi 87 erano codici rossi, 2.417 gialli, 11.890 verdi e 2.289 bianchi”.
In questi primi mesi del 2015 invece?
“Dall’inizio di gennaio dino alla fine di giugno abbiamo registrato 8.217 pazienti nel Pronto soccorso della Casa di Cura Madonna della Salute: 55 codici rossi, 715 gialli, 6.467 verdi e 980 bianchi”.
E per quanto riguarda gli interventi che hanno richiesto l’uscita dell’ambulanza?
“Il Suem è intervenuto 1.574 volte nei primi sei mesi di quest’anno: 1.059 durante le ore del giorno e 515 durante la notte. Fino al 31 giugno le uscite da codice rosso sono state 374”.
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