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Magrebino sottomette la moglie <br/> a processo per maltrattamenti

Il caso

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Un magrebino 34enne a processo per maltrattamenti e lesioni nei confronti della moglie, una portovirese di 49 anni.
PORTO VIRO - Una vita d’inferno dentro le mura di casa per una donna di Porto Viro, di 49 anni sposata con un marocchino, molto più giovane di lei, di 34 anni, che sin dal 2008, dopo il loro matrimonio, la malmenava, la ingiuriava e le rendeva la vita impossibile.

Sono vari i procedimenti passati in giudicato per Mustapha Rissafi, sempre per maltrattamenti e lesioni nei confronti della sua donna. Ma l’ultimo processo, ancora in corso davanti al tribunale di Rovigo e precisamente davanti al giudice Silvia Varotto, è relativo a episodi avvenuti tra la fine marzo del 2009 e il 9 maggio dello stesso anno.

Oltre alle percosse, in questo caso, ci sarebbe anche l’estorsione, perché l’uomo difeso in aula dall’avvocato Sebastiano Casolino del foro di Rovigo, l’avrebbe minacciata: “Se non ritiri la querela ti ammazzerò”.
Ieri davanti al giudice Silvia Varotto sono stati sentiti due testi della parte civile nel processo, rappresentata dall’avvocato Fulvia Fois, del foro di Rovigo. Il giudice ha dichiarato chiusa l’istruttoria e rinviato al prossimo primo marzo 2016 per la discussione e la sentenza.

In realtà l’uomo è già stato condannato per violenze passate nei confronti della moglie. In due casi ha patteggiato, sempre per maltrattamenti in famiglia e percosse.

Ma l’uomo è un recidivo. La novità di quest’ultimo caso è che il giudice ha ritenuto sussistente il reato di estorsione, perché tramite la minaccia, avrebbe ricavato l’ingiusto profitto della remissione della querela.
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