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Lavori utili per evitare condanne <br/> la richiesta dell'avvocato Marangon

Porto Viro

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Il carcere Due Palazzi di Padova

L'avvocato Michela Marangon ha chiesto la messa in prova per evitare la condanna: è accusata di aver fornito a un suo cliente, poi evaso dal carcere Due Palazzi di Padova, soldi per un farmaco.
L'avvocato portovirese Michela Marangon, dopo la condanna a due anni per concorso in corruzione nella vicenda di spaccio di sostanze stupefacenti all'interno del carcere Due Palazzi di Padova ([url"Leggi il precedente"]https://www.polesine24.it/Detail_News_Display?ID=10850&typeb=0&CategoryId=281&condanna-per-corruzione--per-l-avvocato-michela-marangon[/url]), ora chiede i lavori socialmente utili per evitare ulteriori condanne.



La legale è infatti accusata di aver fornito a un suo cliente nel carcere Due Palazzi, l'omicida di Pescara Enrico Chiavaroli, soldi per l'acquisto di un farmaco che - era il 2009 - gli sarebbe servito per farsi "ingrossare i testicoli" e poter fruire di un regime detentivo in ospedale. Così accadde e l'uomo evase, sparendo nel nulla. Venne arrestato nel pescarese dopo aver compiuto diversi colpi per "mantenersi".



La squadra mobile nello studio dell'avvocato Marangon trovò uno scritto di Chiavaroli il quale chiedeva, appunto, i soldi per l'acquisto del farmaco. Ora, per evitare una ulteriore condanna, il legale di Porto Viro ha chiesto la messa in prova: se riuscirà a "superarla" eviterà la condanna.
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