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Una giovane portovirese lavorerà all'Harry di New York

Il sogno di Elisa

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Per tre mesi sarà allieva di Arrigo Cipriani nel celebre bar nella Grande mela: "Sarà una grande esperienza"
Elisa Soncin è la giovane portovirese che si è diplomata la scorsa estate a pieni voti all’istituto alberghiero Cipriani di Adria e grazie alla borsa di studio ottenuta è pronta in questi giorni a volare a New York per una esperienza indimenticabile in un celebre hotel della catena Cipriani.

“Sono molto contenta di essermi impegnata così tanto al fine di ottenere il risultato tanto desiderato. E’ stato il mio obiettivo fin dal primo giorno di scuola - racconta - e ho lavorato duro e molto per arrivare fino dove sono arrivata. E’ sicuramente un buon punto di partenza”.

"La mia specializzazione è l’accoglienza turistica: il settore comprende il lavoro alla reception, l’organizzazione di eventi e anche una professionalità come guida turistica. Ho scelto di frequentare questa scuola proprio per questo indirizzo e per il semplice fatto che sono sempre stata interessata all’ambito turistico”.
E adesso il viaggion egli States.
“Il patron del famoso locale, ossia Arrigo Cipriani, lo conosco perché già da qualche tempo viene alla premiazione degli studenti più brillanti della nostra scuola. E per cinque anni, ogni volta che ho assistito al suo discorso sono rimasta estasiata dalle sue idee e dalla visione di questo lavoro. Sinceramente non avevo mai sentito parlare dell’Harry’s bar prima di iniziare i miei studi. Il messaggio che Cipriani ha lanciato a tutti noi altro non è che il riassunto di questi anni che ho trascorso a studiare forsennatamente nonostante le notevoli difficoltà che ho incontrato. A volte ti fanno perdere la forza di continuare”.

“Da questa esperienza mi aspetto una significativa crescita personale. Dovrò pensare a me stessa e contare sulle mie capacità in questi tre mesi lontano da casa, dai miei cari e dai miei amici. Però sono certa che vivere un’esperienza lavorativa di una tale importanza mi aprirà molte strade e possibilità per il futuro. Non ho ancora le idee chiare su cosa farò ma spero di fare un lavoro che mi permetta di viaggiare”.
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