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Quel che resta del Pd cerca sponde

Verso il voto

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Contatti fra esponenti dell'ex maggioranza e i vertici di Porto Viro Pulita. In rotta con il segretario Boscarato c'è chi punta a una soluzione civica, anche in chiave anti-Giacon.
Grandi manovre in corso a Porto Viro. E non solo nel centrodestra, che sta cercando una quadra che potrebbe portare verso una soluzione prettamente civica e senza bandiere di partito, ma anche sul versante del centrosinistra, quello che ha più problemi a ricandidarsi alla guida della città dopo la defenestrazione dell’ex sindaco Giacon.



Con i 5 Stelle che hanno ufficializzato la propria decisione di presentare una lista e di correre con il proprio sindaco e un proprio candidato, tra l’altro, i margini di manovra si restringono. E non di poco. In primo luogo proprio per l’ex sindaco Giacon e quel che resta della sua squadra, che hanno in maniera evidente sposato una linea di “rottura”.



E in questo quadro cosa farà il Pd? La sfiducia al segretario provinciale Julik Zanellato è stata motivata con la firma da parte di due consiglieri dem contro il proprio sindaco. E’ chiaro che si tratta di una boutade politica, visto che fra i vari dirigenti del Pd sentiti negli ultimi giorni, neppure uno si sogna di poter ripresentare come candidato Thomas Giacon, per il quale - retroscena confermato dai più - era già stata fissata la data di scadenza.



E adesso? In questi giorni il Pd si sta muovendo con alcuni suoi esponenti di spicco, contrari al segretario comunale Boscarato, per tessere le fila di un’alleanza civica alternativa. Contatti - a quanto si dice - sono stati presi ad esempio con Alessia Tessarin di Porto Viro Pulita, la vera novità delle ultime elezioni comunali e unica, nell’opposizione, a non firmare per sfiduciare Giacon.



Proprio a un’alleanza con Porto Viro pareva puntare anche Thomas Giacon, che però nel frattempo ha rotto bruscamente e con parole pesantissime i rapporti anche con quell’anima del Pd che non l’aveva abbandonato. E proprio questa parte di Pd, oggi, è in cerca di alleanze, lasciando però fuori dai giochi il segretario Boscarato e l’ex assessore Tessarin che potrebbero portare parte dei dem verso altri lidi.



Alle elezioni mancano oramai pochi mesi, quattro al massimo, ma la partita è ancora lunga da giocare.

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